di Francesca Romana Fantetti

 

Le cellule del corpo umano utilizzano un sistema di comunicazione basato su onde elettromagnetiche a bassa frequenza – meno di venti chilohertz. È stato Jacques Benveniste, mentre studiava la memoria dell’acqua, ad esaminare i meccanismi di comunicazione delle molecole all’interno di una cellula vivente. Le molecole parlano tra loro. Ad esempio quando si è eccitati le ghiandole surrenali rilasciano più adrenalina che è un ormone che ha il compito di informare specifici recettori che devono far battere il cuore più velocemente. Due molecole scontrandosi si scambiano specifiche informazioni costituite da segnali chimici. È come la chiave che trova la sua serratura. Ogni molecola ha la propria frequenza specifica, i propri recettori o una molecola con lo spettro di caratteristiche corrispondenti, ognuna si sintonizza su una determinata stazione, anche a grandissime distanze, o come un diapason ne fa oscillare un altro alla stessa frequenza o con una simile. Queste due molecole in risonanza sulla stessa lunghezza d’onda cominciano a risuonare con le molecole successive della reazione biochimica, creando una “cascata” – questa la parola usata da Benveniste – d’impulsi elettromagnetici che viaggiano alla velocità della luce. Questo è il processo che si verifica, non certo quello della collisione accidentale da reazione biochimica praticamente istantanea che non spiega neanche sommariamente la velocità di processi biologici come rabbia, gioia, tristezza o paura.

Fritz Popp ha osservato che se i fotoni nel corpo eccitano le molecole per l’intero spettro delle frequenze elettromagnetiche, è logico che queste ultime siano dotate di una propria frequenza distintiva. Benveniste ha dimostrato definitivamente che le cellule non si affidano alla possibilità di una collisione casuale ma utilizzano un sistema di comunicazione basato su onde elettromagnetiche a bassa frequenza (meno di venti chilohertz fa parte delle frequenze udibili come il canto di un uccello, anche se non emettono un suono effettivo che l’orecchio umano è in grado di sentire). Due molecole sono sintonizzate l’una sull’altra anche a grandi distanze risuonando alla stessa frequenza. Tanto specifiche molecole che legami intermolecolari emettono determinate frequenze che, grazie ai telescopi moderni, possono essere individuate a miliardi di anni luce di distanza. Le molecole e gli atomi, come hanno dimostrato Benveniste ed altri prima come Robert O.Becker e Cyril Smith, emettono frequenze uniche e proprie. Le molecole parlano tra loro attraverso frequenze oscillatorie. Lo sterminato campo energetico in cui siamo immersi fornisce il mezzo di supporto che permette alle molecole di comunicare le une con le altre non localmente e in maniera istantanea. Ed è l’acqua, tramite naturale di tutte le cellule, ad agire essenzialmente da conduttore della frequenza distintiva di una molecola in tutti i processi biologici. Le molecole d’acqua si strutturano in modo da assumere una configurazione sulla quale possano essere incise informazioni d’onda.

L’acqua non solo invia il segnale, ma lo amplifica. Sono stati i fisici Giuliano Preparata ed Emilio Del Giudice a spiegare perché un certo tipo di materia nel mondo si presenti in un unico pezzo con una forma specifica. In realtà si conosce molto dei gas e molto poco riguardo il comportamento di liquidi e solidi, ossia della materia condensata. I gas sono semplici perché sono costituiti da atomi o molecole singoli che hanno un comportamento individuale in grandi spazi. Non si comprende invece il comportamento di atomi e molecole quando sono stipati strettamente insieme e come agiscano in quanto gruppo. Nessun fisico sa ad oggi spiegare perché l’acqua non evapora in un gas né perché gli atomi – ad esempio di un albero – si strutturino per assumere una determinata forma e mantenerla. L’acqua è la sostanza più misteriosa di tutte perché è un composto formato da due gas che, a condizioni di temperatura e pressione normali, è liquido. Del Giudice e Preparata hanno dimostrato per via matematica che, quando sono stipati insieme, gli atomi e le molecole mostrano un comportamento collettivo, formando quelli che definirono “domini coerenti”. Questo fenomeno si verifica nell’acqua.

Le molecole d’acqua creano domini coerenti più o meno come fa un laser (i fotoni di un laser hanno un altissimo grado di coerenza). Le lunghezze d’onda di molecole d’acqua assumono una forma in presenza di un’altra molecola, ossia tendono a polarizzarsi intorno a qualsiasi molecola carica, immagazzinando e mantenendo la sua frequenza in modo che sia leggibile a distanza. L’acqua è, cioè, come un registratore che incide e trasmette le informazioni in presenza o meno della molecola originale. Agitare i contenitori, come avviene nella omeopatia, accelera questo processo. L’acqua è fondamentale per la trasmissione dell’energia e delle informazioni. Le molecole d’acqua hanno un ruolo nella organizzazione di energie discordanti in fotoni coerenti – è il processo chiamato della “superradianza”–. Dunque l’acqua agisce da conduttore della frequenza distintiva della molecola nei processi biologici e le sue molecole si strutturano un modo da assumere la configurazione sulla quale possono essere incise informazioni d’onda.

Tutti noi – come ogni essere vivente – emettiamo onde elettromagnetiche e tali onde producono una influenza sull’ambiente, interferiscono con e sul mondo. I segnali che inviamo all’esterno dei nostri corpi vengono recepiti ed ascoltati. Il continuo scambio di informazioni tra il corpo umano e il mondo o lo sterminato campo energetico che ci circonda, ha ripercussioni profonde. Gli esseri umani dispongono di capacità di conoscere e comunicare molto più complesse ed estese di quanto pensiamo. Siamo in definitiva particelle cariche che interagiscono con un campo energetico sterminato inviando e ricevendo informazioni. Siamo intrinsecamente interconnessi; di fatto non esiste un “fuori”. L’universo è come una vasta ragnatela dinamica di scambi energetici, con una sottostruttura di base che contiene tutte le possibili versioni di tutte le possibili forme della materia. Noi siamo il mondo.