Come evidenziato dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, il valore dell'Rt risulta essere ancora in calo. L’indice di trasmissibilità, mai così basso da giugno, è pari a 0,73 (range 0,68 - 0,82), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era pari allo 0,77 e comunque sotto la soglia epidemica. Nel periodo compreso tra il 16 e il 29 giugno 2021 l'Rt medio era stato pari a 0,66, mentre la settimana seguente era arrivato a 0,91.

Per Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, la trasmissione del virus tende di certo a rallentare, anche se lentamente, e gli ospedali sono decongestionati. Ma non è di certo il momento, questo, per allentare la presa nella lotta al virus. Per Rezza difatti il tasso di incidenza è ancora “relativamente elevato” e per questo motivo “è bene rispettare tutte le misure raccomandate, a partire dal distanziamento e l’uso delle mascherine in luoghi chiusi e, ovviamente, completare il ciclo vaccinale per chi ancora non lo avesse fatto”.

Per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, “anche nell'ultima settimana l'andamento conferma una decrescita, con un'incidenza scesa a 552 per centomila abitanti. In tutti i paesi europei si nota una riduzione dell'incidenza”. Nello specifico, “registriamo praticamente in tutte le ragioni una decrescita dell'incidenza negli ultimi 14 giorni. Analizzando il dato degli ultimi sette giorni per fascia di età vediamo che in tutte le fasce d'età c'è una decrescita del numero di nuovi casi”.

Sul fronte delle vaccinazioni contro Covid-19 la copertura nelle fasce d'età più elevate (over 80) ha superato il 95% e il booster va oltre l'85%. C'è una crescita delle prime dosi nelle fasce d'età più giovani, ma va segnalato come ci siano ancora alcuni milioni di italiani che non hanno cominciato il ciclo vaccinale.