"Stiamo valutando il taglio delle accise, è un elemento che non è differibile a mio avviso, così come bisogna valutare altre tipologie di intervento non soltanto a livello nazionale ma anche a livello europeo, ma per quanto riguarda le mosse del governo il decreto sui prezzi dei carburanti sarà pronto sicuramente questa settimana". Ad affermarlo è il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, con l'obiettivo di calmierare i prezzi oramai impazziti di benzna e gasolio.

Un consiglio, al governo, arriva dal vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani: "Chiediamo che siano ridotte da parte dell'esecutivo le accise sul carburante senza perdere denaro per le casse dello Stato utilizzando l'extra gettito dell'Iva per pagare il mancato introito delle accise. E' un modo per dare una risposta concreta ai cittadini, alle famiglie, al mondo dell'autotrasporto e anche per impedire tensioni sociali dovute a un'impennata dei prezzi".

Sulla stessa linea, più o meno, Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: "Per ridurre il caro-energia bisogna ridurre l'Iva e rimodulare le accise". Insomma, tutti i partiti, almeno su questo punto, sembrano essere d’accordo: bisogna dare un freno al prezzo dei carburanti aumentati vertiginosamente in concomitanza con la guerra in Ucraina. Chiaro è che non trovando una contromisura immediata, si rischierebbe una crisi sociale non di poco conto.

”In una situazione di emergenza occorrono misure di emergenza”, il commento di Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. Il Partito democratico, tramite il responsabile Economia e Finanze della segreteria Antonio Misiani, ha proposto tre misure contro il caro benzina: un assegno per le famiglie in difficoltà per il taglio delle bollette, ridurre le accise sui carburanti, per portare il prezzo sotto i due euro e poi bloccarlo almeno fino a fine aprile, e aiuti agli autotrasportatori. Secondo il numero di Italia viva, Matteo Renzi, “serve il tetto al costo dell'energia e della benzina per tre, sei mesi. Non si regge la situazione. Serve un prezzo calmierato come in un'economia di guerra”.

Il Movimento cinque stelle chiede invece l’intervento di un Energy recovery fund per far fronte a uno shock così forte del mercato comune europeo: “Di fronte a una emergenza così forte nel mercato comune europeo, dobbiamo mettere a fattor comune quello strumento del recovery fund, lo dobbiamo adattare rispetto a questa emergenza, ricorrendo al debito pubblico comune”, le parole di Giuseppe Conte. "Il caro carburante sta mettendo in ginocchio le famiglie italiane e, con loro, gli autotrasportatori. Proprio mentre si intravedeva la ripresa dopo la crisi pandemica, con le ripercussioni della guerra in corso sul nostro sistema produttivo, non ci si può permettere il lusso di vanificare questo piccolo trend positivo. I nostri imprenditori hanno fatto grossi sacrifici: è necessaria una terapia d'urto per calmierare lo scandaloso aumento di benzina e diesel" il commento della Lega tramite il componente della commissione Traporti Domenico Furgiuele.