Paura nei cieli dell'Est. La tensione è alle stelle. La “no fly zone” sull'Ucraina non è mai scattata, a dispetto delle disperate richieste di Zelensnky, tuttavia dalla Polonia alla Romania, i paesi europei confinanti con il teatro di guerra, guardano con una certa preoccupazione verso l'alto. E confidano, manco a dirlo, nell'ombrello protettivo che potrebbe essere aperto dall’Alleanza Atlantica. D’altronde, con le bombe che cadono a pochi chilometri dal confine, ci vuole veramente poco per far precipitare le cose.

A esserne convinti sono i vertici dell'Aeronautica Militare italiana, che ieri in audizione, davanti alle commissioni Difesa di Camera e Senato, hanno avvertito circa i rischi di un allargamento della guerra verso Ovest. "Ho autorizzato il raddoppio dei nostri Eurofighter in servizio con la Nato in Romania: siamo a meno di meno di venti miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare attenzione nella nostra attività di difesa aerea: basta niente per sconfinare e trovarci in guerra" ha spiegato il generale Luca Goretti, capo di Stato Maggiore della nostra aviazione militare. "Per questo - ha aggiunto l'alto ufficiale - dico ai miei equipaggi che mai come ora ogni cosa deve essere fatta secondo le regole".

“Non bisogna mai farsi prendere dalla foga di vedere cosa c’è. Potrebbero esserci tentativi di farci entrare in territorio ucraino e sarebbe la fine" ha ammonito ancora Goretti. Insomma: massima allerta e nervi saldi per i top gun che proteggono lo spazio aereo dalla Romania: italiani (presenti a Costanza, con otto Eurofighter) e tedeschi insieme, per l'operazione di "air policing" sul fianco Est dell'Alleanza. Il capo di stato maggiore ha quindi evidenziato come "avere uno strumento aerospaziale pronto" sia "un elemento chiave per fronteggiare le aggressioni. Le prime richieste dell'Ucraina sotto assedio sono state infatti più aerei da caccia e no fly zone. Ogni operazione bellica deve 'pulire l'aria' in maniera tale che chi arriva sul terreno non trovi contrasto".

Goretti infine ha sollecitato l'autorizzazione ad armare i droni. "Questa capacità - ha detto - potrà essere impiegata per ridurre drasticamente il rischio di perdita di vite umane".