Foto di repertorio (Depositphotos)

di Alessandro Camilli

La Russia riuscirà a prendersi militarmente tutta l’Ucraina? Esito assai improbabile della guerra, lo stesso Putin sembra avervi rinunciato. E non per rinuncia per così dire spontanea. Al contrario: l’armata russa di invasione non ce l’ha fatta, non è in condizione di raggiungere questo obiettivo. Le truppe ucraine riusciranno a ricacciare l’armata russa di invasione alle linee di partenza? Cioè gli ucraini vinceranno la guerra sul campo? Esito assai improbabile sul terreno. Anche perché, qualora si manifestasse, esito insostenibile strategicamente per il Cremlino. Che di fronte ad una prospettiva del genere allargherebbe il conflitto.

Una qualsivoglia trattativa potrà dare a Putin sia il Donbass che la Crimea e inoltre quel che resta dell’Ucraina disarmata più che neutrale? Una qualsivoglia trattativa potrà dare a Zelensky la sovranità almeno in linea di principio sul Donbass (Crimea è andata), il completo ritiro delle truppe russe dal sud-est del paese e la garanzia concreta della difesa da nuove aggressioni, per non considerare la libertà di aderire alla Ue? Esiti assai improbabili della guerra. E allora.

E allora l’esito che al momento si delinea nei fatti è che la Russia va a prendersi un pezzo d’Ucraina, grande quanto lo decideranno le armi. E in questo pezzo d’Ucraina la Russia di Putin instaurerà, proteggerà, costruirà un nuovo Stato, una Ucraina russa. Il nome più o meno già c’è: Nuova Russia. Nella restante Ucraina, quella dove le truppe russe hanno perso la battaglia o vi hanno rinunciato, un altro Stato: l’Ucraina che si è difesa e non è stata conquistata. Non conquistata ma amputata sì. Quindi i due Stati saranno strutturalmente non semplicemente ostili e diffidenti ma nemici e alternativi. Una linea di confine che sarà un vallo, una linea di frattura. Qualcosa in Europa di simile alla terra di nessuno che separa le due Coree.

Non proprio, anzi proprio no. Se l’Ucraina va verso un pessimo destino simil coreano, questa non sarà non solo pace ma neanche stabile tregua armata. Sarà uno stato di guerra latente, latente sine die. Una ferita di guerra che non rimargina. E non solo in senso metaforico. Un focolaio di guerra che a fasi alterne produrrà scontri armati. E una permanente guerra economica, culturale, di sistema tra Russia ed Occidente. Il giorno in cui non si sparerà più, giorno ad oggi lontano, la guerra d’Ucraina non avrà neanche cominciato a finire.