di Anonimo Napoletano

Un ragazzino ucciso a coltellate da due minorenni, altri due feriti sempre a coltellate tra Napoli e la provincia, uno dei quali in gravi condizioni, due giovanissimi colpiti da pistolettate, una 15enne finita in coma etilico. È il bilancio di un solo weekend in Campania, ed è la fotografia perfetta del profondo disagio sociale dei ragazzi italiani che troppo spesso sfocia in notti di alcol e violenza. Uno scenario drammatico che si ripete ad ogni latitudine, con poche differenze tra Nord e Sud, anche se nel Meridione questi fenomeni si innestano frequentemente su un retroterra familiare di criminalità organizzata. E l'ultimo weekend di movida in Campania rappresenta uno spaccato perfetto di una realtà troppo spesso taciuta o, quanto meno, sottovalutata.

L'episodio più grave si è consumato a Torre del Greco. Due amici poco più che maggiorenni decidono di trascorrere la serata di domenica in un luna-park affollato di giovanissimi. Qui uno dei due avrebbe urtato causalmente la spalla di un 15enne di Torre Annunziata, altro grosso comune dell'area sud di Napoli. Il 15enne è con un coetaneo e i due reagiscono bruscamente all'”affronto”. Volano parole forti, frasi provocatorie come “che hai da guardare?”, poi gli spintoni. Ma i 15enni sono armati di coltelli e sono pronti ad usarli. Colpiscono più volte Nunzio Abruzzese. L'amico, Giovanni Guarino, interviene a difenderlo e i 15enni si accaniscono anche su di lui colpendolo con sette fendenti. Una coltellata gli perfora il cuore. In strada davanti al luna-park è il caos, con ragazzini che scappano urlando. Le ambulanze soccorrono i due amici ma per Giovanni non c'è più nulla da fare, la coltellata al cuore è risultata fatale. Avrebbe compiuto 19 anni il mese prossimo. L'amico è stato ricoverato in prognosi riservata con numerose ferite al torace, ma i medici sono fiduciosi che ce la farà. La polizia intanto rintraccia e arresta i due 15enni. Sono accusati di omicidio volontario, tentato omicidio, porto abusivo d'armi. Uno ha il padre agli arresti domiciliari per traffico di droga, l'altro appartiene ad una famiglia di camorra di Torre Annunziata. E ora, ancora adolescenti, dietro di loro si sono chiuse le porte di un carcere.

Giovanni Guarino

 

Troppi adolescenti e giovanissimi escono di casa nel weekend con coltelli o addirittura pistole in tasca. Escono per andare a divertirsi con gli amici, ma sono armati, forse per difendersi da eventuali aggressioni, comunque pronti ad offendere. E così anche una banale discussione o un accenno di rissa rischiano di trasformarsi in un bagno di sangue. Sempre domenica sera, questa volta a Napoli, un 21enne è stato colpito da numerose coltellate. È accaduto a Coroglio, sul litorale nord di Napoli, zona di locali che nel weekend si affollano di giovanissimi. Il giovane ha avuto una lite con dei coetanei, i carabinieri parlano dei soliti “futili motivi”. Fatto sta che gli antagonisti erano armati e si sono accaniti sul malcapitato. All'ospedale San Paolo gli sono state riscontrate ferite da taglio plurime all'avambraccio, ad un gluteo e ad una coscia. Gli autori dell'aggressione non sono ancora stati rintracciati. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si è detto preoccupato per il ripetersi di simili episodi: “Non bastano i controlli e la repressione”, ha detto, “la violenza giovanile è un fenomeno sempre più dilagante che va contrastato lavorando con le famiglie, le scuole e le istituzioni educative”.

Ma basta spostarsi di pochi chilometri più a nord, nel Casertano, è le scene sono, se possibile, anche peggiori. A Mondragone si è arrivati alla rissa tra due gruppi di ragazzi perché uno di loro è stato considerato “forestiero”, in quanto proveniente dal vicino comune di Castel Volturno. Da qui lo scontro prima verbale e poi la rissa davanti a un locale, subito sedata. Quando i due 25enni “forestieri” si sono messi in auto con le rispettive ragazze per andarsene, sono stati raggiunti da un coetaneo pregiudicato su uno scooter. Affiancata l'auto dei “rivali” i giovane ha fatto fuoco con una pistola ferendo alle gambe i due ragazzi di Castel Volturno. Solo per un caso i proiettili non hanno colpito anche le ragazze che erano nella stessa auto. Lo sparatore è stato arrestato.

Liti e ferimenti tra giovanissimi sono all'ordine del giorno, e non restano confinate solo alla movida del weekend. Lunedì sera, per esempio, in via Merliani, cuore del quartiere “buono” del Vomero, un 19enne rider di Marano è stato accoltellato ad una gamba dopo essere stato bloccato da coetanei davanti ad un McDonald dove col suo scooter doveva prelevare delle ordinazioni da consegnare a domicilio. A scatenare la furia del “branco” pare sia stata una banale precedenza stradale non concessa dal rider.

E non c'è solo la violenza fisica. Il malessere dei nostri teenager si manifesta anche con altri fenomeni di devianza, non meno allarmanti e pericolosi. Sabato notte una ragazzina di appena 15 anni è finita in coma etilico per il troppo alcol bevuto, nonostante il divieto di vendita ai minori. L'adolescente è stata ricoverata in ospedale e da lì sono partite le indagini della polizia municipale di Napoli che è riuscita a rintracciare il locale, ai Quartieri Spagnoli, dove, in barba ai divieti, erano state somministrate le bevande alcoliche alla minorenne. Il titolare è stato denunciato e ora il prefetto potrebbe disporre la chiusura del locale.