E' stato ritrovato in Albania il relitto del piroscafo Principe Umberto, affondato nel 1916, durante la prima guerra mondiale.

La nave, con a bordo 1.926 persone, era stata affondata nel Canale d'Otranto da un sommergibile austroungarico l'8 giugno 1916.

Il relitto è stato individuato dai Rov di Guido Gay a mille metri di profondità in un tratto di mare a circa 15 miglia a Sud-Ovest di Capo Linguetta, promontorio dell'Albania situato nel punto più stretto del canale d'Otranto.

Nell'affondamento del Principe Umberto persero la vita quasi 2mila militari del 55esimo Reggimento del Regio Esercito in trasferimento marittimo dall'Albania al fronte dell'Isonzo.

Guido Gay non è nuovo a scoperte del genere. Fu lui a trovare la Corazzata Roma nel Golfo dell'Asinara. E lui ha trovato altri relitti antichi e moderni.

Il piroscafo Principe Umberto venne costruito nel 1909 a Palermo per la Società di Navigazione Generale Italiana.

Faceva parte di una classe di tre unità denominata Regale per i nomi delle unità che la componevano. Di questa stessa unità facevano parte anche il Re Vittorio e la Regina Elena.

Lungo 145 metri e largo 16, il Principe Umberto stazzava 7929 tonnellate e poteva trasportare 1.330 passeggeri, alla velocità di 16 nodi.

Venne requisito per trasportare truppe e salpò dalle coste dell'Albania la sera dell'8 giugno del 1916. Poco dopo, però, venne colpito da un siluro lanciato dal sommergibile austroungarico U5, a circa mille metri di distanza.

La nave, colpita a poppa, s'inabissò in pochi minuti trascinando con sé 1.926 uomini. Vennero salvati solo 895 militari.