Con il cadavere (in senso figurato) del premier dimissionario Mario Draghi ancora caldo, è già partita la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre che determineranno il nuovo governo. Saranno due mesi di fuoco (e non solo per il gran caldo che sta accompagnando l'estate italica) dove si dirà di tutto. Dove la solita classe dirigente del BelPaese (che ha dimostrato di non meritarsi una persona seria come Draghi) coglierà ogni occasione per prendersi meriti magari non propri, affossando quindi gli avversari magari mentendo sapendo di mentire. Come sempre, sentiremo promesse irrealizzabili, alla Cetto Laqualunque ("torneranno i tonni in mare") e offese di ogni tipo. Ma diciamo la verità: la gente è stanca di questi governanti che pensano solo ed esclusivamente al proprio tornaconto e al proprio potere, perdendo ogni dignità e la faccia, dimenticando che un giorno saranno giudicati non solo dagli elettori, ma anche dall'Elevato (che non è il comico sempre più tragico Beppe Grillo), ma colui che tutto vede e tutto sa. L'incredibile caduta del governo di qualche giorno fa dovrebbe portare i responsabili dritti all'inferno (in senso figurato, ma non troppo...). E dunque a questo punto 'La Gente d'Italia', da sempre vicino al sentiment dei lettori, da qui a due mesi, non farà campagna promozionale per questo o quel partito. Se ci sarà da comunicare una notizia o un evento che vedrà coinvolti partiti o personaggi politici locali legati a movimenti riconosciuti in Italia, si limiterà appunto a dare la notizia, senza che qualcuno pensi di prendere in giro i nostri lettori dalle colonne di queste giornale che, è bene ricordare, non ha padroni politici e quindi può ragionare in un solo modo, e cioè a favore della gente che è la forza da più di 20 anni di questo mezzo di comunicazione. Diceva Nikita Chrušcëv che 'Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c'è un fiume". Ma forse in Italia sono ancora più… uguali degli altri.