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Dopo cinque mesi di crescita consecutiva l'industria italiana segna una battuta di arresto. Secondo i dati diffusi ieri dall'Istat, a giugno il fatturato, al netto dei fattori stagionali, è diminuito dello 0,2% rispetto a maggio, (-0,3% sul mercato interno e -0,1% su quello estero).

Nel confronto annuo, corretto per gli effetti di calendario, il fatturato si mantiene in grande slancio, con una crescita del 18,0% (con incrementi del 19,1% sul mercato interno e del 15,7% su quello estero), a parità di giorni lavorativi con il 2021. Nel secondo trimestre 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 6,2% rispetto al trimestre precedente (+6,2% sul mercato interno e +6,1% su quello estero).

Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per l’energia (+3,4%) e per i beni di consumo (+0,5%) mentre si registrano flessioni per i beni strumentali (-1,7%) e per i beni intermedi (-0,6%)