di SANDRA ECHENIQUE
Se il beauty nel mondo è in particolare made in Italy, negli Stati Uniti lo è ancora di più. Volano infatti i prodotti di cosmesi italiana negli States: addirittura +26% rispetto all'anno scorso. Sono i numeri resi noti dal 54o Rapporto Annuale di Cosmetica Italia che ha evidenziato il boom del mercato a stelle e strisce. Oggi infatti gli USA rappresentano il secondo sbocco per l'export della cosmesi, dopo la Francia, ma il futuro sembra essere proprio tutto americano. Il Nord America infatti rappresenta il principale mercato al mondo, assieme all'Europa, con un valore che tocca gli 80 miliardi di euro e in questo grande supermercato dei prodotti di bellezza la fetta made in Italy tocca l'11,6% del totale delle esportazioni con un valore che ha raggiunto quota 563 milioni di euro.
Prospettive più  positive per un settore che ha saputo brillantemente superare il periodo nero Covid e anche se le previsioni globali di crescita sono state riviste al ribasso, dal 6,5% al 2,3%, il bilancio resta ampiamento positivo con una stima di ricavi per il 2022 che toccano i 12,1 miliardi di euro. In questo grande insieme di numeri e speranze, il settore estero rappresenta un punto inderogabile: 41% della produzione italiana infatti viene destinata ai mercato oltre confine per un totale complessivo di 4,8 miliardi di euro e che è cresciuto del 13,8% con un impatto sulla bilancia commerciale che ha ripreso i livelli che erano normali nel pre-Covid con un valore di 2,75 miliardi di euro.
E se per il 2022 si prevede a fine anno un +3% nell'export, nel 2023 si dovrebbe raggiungere almeno il +4,5% . Ma le prospettive di crescita fuori dall'Italia sono particolarmente entusiasmanti proprio per quello che riguarda il Nord America e in particolare gli Stati Uniti. Gli americani si fanno belli con i prodotti made in Italy, dedicano più tempo a se stessi guardando in particolare a quello che gli States importano. E così l'Italia cresce. Abbiamo visto un +26% rispetto a un anno fa, ma non si tratta di un punto di arrivo bensì di una tappa che potrebbe rivelarsi senza confini. L'industria italiana, in particolare per combattere gli effetti-pandemia, ha dimostrato una grande capacità di innovazione e anche flessibilità per adattarsi ai cambi dei mercati imposti dalle situazioni che man mano si sono verificate.
Ora c'è da proseguire su questa strada per combattere la concorrenza e aggiudicarsi sempre più spazio in America nonostante i tanti ostacoli che la situazione attuale pone quasi quotidianamente, a cominciare dall'effetto rincari sui margini: +18% solo per le materie prime e il packaging. Per farlo si devono analizzare bene i numeri che raccontano gli americani: sono infatti i prodotti per la cura del viso e del corpo i più venduti (+45,8% l'incremento), seguiti da quelli per la cura dei capelli (+18%) e infine la profumeria (+59,3%). Se questi tre settori sono al vertice, non si devono dimenticare gli articoli per il make-up le cui vendite toccano quota 115 milioni di euro. E le previsioni parlano di un trend in crescita che dovrebbe portare a superare le vendite realizzate nell'ultimo biennio.