di Nadia Boffa

L'hanno chiamata "nuova generazione". Già, perché la Apple, per gli Iphone 14, ha rinunciato alla progettazione e realizzazione in Cina e alla versione Mini. Ma in compenso, nella versione Pro, ha dotato i suoi figli prediletti di una vera innovazione tecnologica: nuovi processori, fotocamere migliorate e soprattutto un nuovo design. Dopo anni di lanci virtuali oggi si è tenuto in presenza l'appuntamento di fine estate di Cupertino, con il lancio dei nuovi iPhone, che vengono messi sul mercato in un momento tutt'altro che semplice, con la guerra in Ucraina, la crisi economica globale e la tensione crescente tra Cina e Taiwan. Senza dimenticare che il 2022 è un anno nero per tutte le Big Tech, compresa Apple, che tra maggio, giugno e luglio ha registrato un calo di quasi l'11% dei profitti, reggendosi solo sulla vendita degli iPhone, che è aumentata del 2,8%. Cupertino è spinta a rinnovarsi anche per non cedere a Google, che in particolare dall'anno scorso spinge sugli smartphone Pixel ma anche sui chip. Il cucciolo, ormai quindicenne della Apple non può non risentirne, ed ecco allora che rispetto agli anni passati si trasforma.

Tra gli iPhone e la Cina si infila Taiwan - È la prima volta che molti dei nuovi iPhone vengono realizzati fuori dalla Cina, un piccolo ma significativo cambiamento per un'azienda che ha costruito una delle catene di approvvigionamento più sofisticate al mondo proprio con l'aiuto delle autorità cinesi. Ma la Apple resta comunque un'azienda statunitense e si trova costretta a ridurre la sua dipendenza dal Paese, viste soprattutto le crescenti tensioni geopolitiche su Taiwan e le crescenti preoccupazioni a Washington sull'ascesa della Cina come concorrente tecnologico degli Usa. Secondo diversi quotidiani americani Apple ha deciso di iniziare la produzione del nuovo iPhone 14 in India un paio di mesi dopo il suo rilascio nella Repubblica popolare cinese. Ciò è accaduto, per combinazione, poco dopo che il Congresso ha approvato con ampia maggioranza bipartisan il CHIPS and Science Act, una legge che stanzia 52,7 miliardi di dollari per favorire la ricerca, lo sviluppo e la manifattura dei semiconduttori negli Usa. La taiwanese Foxconn, tradizionale fornitrice della Apple, ha subito trasferito i propri prodotti nella sua fabbrica di Chennai, nel Sud dell'India, per avviare rapidamente l'assemblaggio. Il punto è che staccarsi dalla Cina dopo aver puntato sul Paese per 15 anni non è affatto semplice. I dipendenti e i fornitori cinesi di Apple hanno lavorato negli ultimi anni al design di produzione, agli altoparlanti e alle batterie. Gli ingegneri cinesi hanno fatto un grande lavoro insieme a quelli americani. L'iPhone è passato dall'essere un prodotto progettato in California e realizzato in Cina all'essere una creazione di entrambi i Paesi.

Apple è diventata una delle aziende più ricche e potenti al mondo grazie alla Cina, dove almeno da quattro anni genera circa un quinto dei propri ricavi. Per farlo ha dovuto stringere non pochi accordi con il governo di Pechino, arrivando a diversi compromessi sulle richieste di censura e di controllo delle attività degli utenti in Cina. L'azienda statunitense ha accolto le richieste di censura e ridotto le garanzie per impedire che i dati dei suoi utenti in Cina potessero essere controllati dalle autorità del paese. Nel 2016 il governo cinese ha approvato una legge che rendeva obbligatoria la conservazione in Cina di tutte le informazioni personali degli utenti raccolte sul territorio cinese. Il problema riguardava tutte le aziende straniere attive nel paese, ma era particolarmente sentito da Apple visti gli stretti rapporti commerciali e la dipendenza dagli stabilimenti cinesi per la produzione dei suoi dispositivi. Dopo un breve confronto interno, Apple ha acconsentito a trasferire tutti i dati dei propri utenti cinesi in Cina, affidando la gestione di questi ultimi a una società appaltatrice cinese controllata dal governo. L'azienda statunitense, oltre alle concessioni sull'accessibilità ai dati, in questi anni ha elaborato una propria burocrazia interna per bocciare o rimuovere le applicazioni dal suo App Store che potrebbero violare le regole del governo cinese, o causare irritazioni tra i suoi funzionari. Tutto ciò, insomma, perché l'azienda aveva bisogno della Cina. Negli ultimi anni il colosso americano, a causa della pandemia, si è trovato senza ingegneri che volessero andare in Cina perché avevano paura della quarantena messa in campo nel paese per perseguire la strategia zero covid. Così, come racconta il New York Times, ha assunto sempre più ingegneri cinesi. Ecco perché oggi, secondo il giornale, farà fatica a fare a meno della Cina.

Negli iphone Pro la nuova strategia Apple - La nuova famiglia Apple prevede i soliti 4 componenti: due standard e due Pro. Al contrario dei modelli precedenti però ci saranno solo due dimensioni dello schermo (6.1 e 6.7 pollici). Apple rinuncia così al formato mini. Non ci sono in realtà grandi novità per quanto riguarda gli Iphone standard. Il design rimarrà invariato, con il consueto notch e i bordi piatti, ma pure all'interno le novità sono poche: stesso comparto fotografico, stesso processore, stessa batteria. Di fatto, l'iPhone 14 potrebbe essere praticamente identico al 13. Il vero salto innovativo sta nei modelli Pro e Pro Max: tutte le innovazioni più importanti sono in questi due modelli e si capisce da qui la snuova strategia Apple: creare una sempre più netta separazione tra i modelli consumer, con prezzi più abbordabili e i modelli Pro, che costano di più, ma che portano in avanti il contenuto innovativo di questi dispositivi.

I nuovi Iphone 14 Pro e Pro Max sanno diversi prima di tutto nelle dimensioni. C'è un modello Pro da 6.1 pollici di schermo diagonale e uno da 6.7. Poi cambia l'estetica: nei Pro sparisce il notch che è la tacca in alto che è comparsa a partire dall'iPhone 10, dove si trova il comparto di identificazione biometrica e la fotocamera frontale. Compare invece un piccolo apparato a due pillole, una più oblunga, una più circolare, che contengono il modulo di riconoscimento facciale biometrico e la fotocamera frontale. Lo stacco tra le due pillole non si vede più, sparisce la divisione tra le due componenti che appaiono come un unico modulo unificato. Sempre parlando di Design c'è un particolare che non è passato inosservato: Apple si è concentrata nel suo nuovo prodotto sulla privacy. C'è infatti una spia sul display atta ad indicare se un'app sta utilizzando la fotocamera o il microfono (oggi c'è un pallino verde o arancione in alto).

La vera rivoluzione tecnologica però è data dal chip molto pià potente rispetto a prima, il chip A16, in grado di portare il dispositivo ad avere capacità che non si trovano sul mercato in questo momento, ottimizzate da sistema operativo IOS 16. "È il migliore attualmente, le aziende che ci sono concorrenti sono ancora ferme all'A13 che noi abbiamo introdotto nel 2011" ha detto Tim Cook. Certo le capacità del chip sono tutte da verificare: bisognerà vedere quanto sia superiore all'attuale A15 in termini di prestazioni e consumo. Di sicuro non utilizzerà ancora la tecnologia a 3 nanometri, che dovrebbe debuttare il prossimo anno. Potrebbe però essere simile al passaggio dal chip M1 all'M2 per i Mac: un lieve miglioramento di prestazioni strumentali, aiutato da altri trucchetti per rendere l'esperienza d'uso complessivamente migliore.

Altre piccole rivoluzioni sono l'arrivo del supporto per il display always-on che consentirà di visualizzare informazioni a colpo d'occhio sullo schermo, anche quando è spento. Anche questa sarà una caratteristica peculiare di iPhone 14 Pro e Pro Max, che disporranno di una tecnologia ProMotion aggiornata con frequenza di aggiornamento ridotta: dai 10 Hz al secondo attuali a 1 Hz al secondo, come sull'Apple Watch; questo cambiamento aiuterà a preservare la durata della batteria. Tutti i modelli di Iphone 14 hanno poi subito miglioramenti alla fotocamera frontale, a cominciare da un aggiornamento delle funzioni di autofocus. L'obiettivo inoltre è a sei componenti, contro i cinque attuali, e un'apertura f/1.9 più ampia, che consente di far entrare più luce. Anche in questo campo gli iPhone 14 Pro e Pro Max si differenziano dagli altri: per la fotocamera posteriore saranno aggiornati a 48 megapixel, il che comporta una maggiore velocità di scatto e nelle riprese in condizioni di scarsa luminosità. Per tutte queste ragioni, ma anche per altre, più sottotraccia, ci sarà un aumento di prezzo sui modelli Pro, a sentire molti analisti, compensato però dal fatto che chi vorrà un iPhone con schermo grande potrà acquistare il 14 Plus (o come si chiamerà) e spendere meno dell'attuale Pro Max. L'obiettivo, neanche tanto celato, di Cupertino, è dare la possibilità ad ogni fascia di reddito di acquistare il proprio iPhone di ultima generazione, ma puntare per il futuro, sui Pro e sui Pro Max.

Gli iPhone 14 sono anche i primi con la connessione satellitare, possono cioé sfruttare i satelliti messi a disposizione dai vari partner per inviare e, all'occasione, ricevere messaggi da ogni parte del mondo, anche in assenza di segnale mobile.

Apple ha presentato anche tre nuovi modelli di Apple Watch. Oltre al Watch 8 - disponibile dal 16 settembre - e alla sua versione SE (con funzionalità e design simile ma a un prezzo inferiore), la novità è l'Apple Watch Ultra. Il dispositivo è pensato per esperienze e utilizzo tutt'altro che quotidiani: avventure in luoghi remoti, maratone, viaggi e immersione (fino a 40 metri e con rilievo della temperatura dell'acqua). Cassa in titanio, capacità di reggere a temperature estreme, tre cinturini con un design concepito per ambienti specifici, funzioni evolute di navigazione e per lanciare allarmi sicurezza, un display più brillante e con modalità notturna, una batteria di durata doppia rispetto al Watch 8 base (36 ore, con possibilita' di arrivare a 60 in modalita' "risparmio"). Ultra nelle prestazioni e anche nel prezzo: 799 dollari, praticamente il doppio del Watch 8, disponibile a 399 e 499 dollari. Spazio anche agli AirPods Pro, gli auricolari di Cupertino. "Sono le più avanzate cuffie intrauricolari che abbiamo mai prodotto", spiega Tim Cook all'evento. Montano un nuovo chip progettato apposta per l'audio che garantisce una cancellazione del rumore ancora migliore.

Apple lancia il nuovo Iphone, Google annuncia i nuovi smartphone: l'eterna lotta tra le due Big Tech - Nel giorno in cui Apple presenta il nuovo iPhone, Google, controllata di Alphabet, annuncia che il 6 ottobre a New York lancerà i nuovi smartphone Pixel 7 e Pixel 7 Pro e Pixel Watch, il primo smartwatch della compagnia. Un caso? Non proprio. L'eterna lotta tra Pixel e iPhone, tra iOS e Android continua. Ed è anche per la forte concorrenza di Google che Apple si è trovata costretta a realizzare un'innovazione tecnologica di così grande spessore nei suoi iPhone. Lo scorso anno per la prima volta Google ha sfidato Apple in un terreno che per l'azienda di Cupertino è estremamente familiare: quello dell'uso di un chip proprietario. Tensor, questo il nome scelto da Google per il suo primo chip per smartphone progettato internamente, si è messo quindi a confronto con i famosissimi A15 Bionic, i processori più performanti e potenti presenti nel mercato smartphone (prima degli A16, di cui si è parlato sopra). Sia Google che Apple non stanno vivendo un anno brillante dal punto di vista dei ricavi. Alphabet, la holding che controlla Google e Microsoft a luglio ha riportato un utile netto pari a circa 16 miliardi di dollari, rispetto ai 18,5 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. Dunque entrambe le Big Tech hanno bisogno di puntare sui loro figli più celebri, iPhone e Pixel.

Sempre oggi Huawei ha lanciato in Cina gli smartphone della serie Mate 50 che integrano la connessione satellitare, come fatto anche da iPhone 14. Nello specifico, Huawei Mate 50 e Mate 50 Pro saranno in grado solo di inviare testi grazie alla rete satellitare cinese BeiDou.