Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli (Depositphotos)

Franco Esposito

Il concorsone. Centoventimila concorrenti, 80mila idonei, 1400 posti disponibilI. Il boom degli esclusi. Una gigantesca caccia al posto fisso proprio nel momento in cui diventa più acuto il problema della mancanza di lavoro. Numeri mostruosi quelli del concorsone del Comune di Napoli, aperto a tutti i diplomati e laureati. 

Facili i conti: un solo concorrente su 60 riuscirà a realizzare il sogno del posto fisso. Quelli a bando, per l'esattezza, sono 1.394. Divisi in personale di categoria C, 762 posti, e D, 577 posti, e 55 riservati al personale dirigenziale Altrettanto  semplice, elementare, notare che il 76% di chi ha presentato domanda è residente nel Comune di Napoli; il 16% in altre province della Campania; l'8% in altra regione italiana o all'estero. Sì, anche dall'estero hanno fatto domanda. La crisi del lavoro ormai è arrivata quasi in tutta Europa. 

I dati di questo concorsone hanno valore di forte allarme, Il maggior numero di domande è stato presentato per la categoria C. Dall'esame dei dati inoltre si evince che il profilo più gettonato è quello per "istruttore amministrativo", con 36.974 domande (gli esclusi sono 402), pari al 49,4% del totale. Qual può essere la spiegazione di questo banale dettaglio? Semplice la risposta: è il profilo con il maggior numero di posti disponibili. Il tredici per cento ha presentato richiesta come vigile urbano; appena il due per cento aspira a essere assunto come maestra. 

Gli aspiranti al posto di categoria B cominceranno le prove il 24 ottobre a Napoli, presso la Mostra d'Oltremare. Due le sessioni giornaliere, una alle 9:30, l'altra alle 14:30. L'ultima è in calendario il giorno 28. Sempre nelle strutture della Mostra d'Oltremare sono previste le prove per 2451 aspiranti dirigenti di Palazzo San Giacomo. Come pure per i candidati alla categoria D. I candidati a diventare istruttori, vigili urbani e maestri sono 80mila circa. La maggior parte rientra tra i pretendenti del settore amministrativo. 

I posti disponibili sono 176, gli ammessi 39.262. numeri  anche qui mostruosi, una roba da far cadere le braccia e da scoraggiare anche le persone più tenaci e determinate. Cinque i posti per comunicazione e informazione per 7.334 ammessi. Dieci posti a istruttore cultura e promozione, a fronte di 8.806 ammessi. Centotrenta posti di contabile, 4920 gli ammessi. Maestre 50 posti, 1.807 ammessi. Meglio non va per gli agenti di polizia locale: 215 posti, 10.372 ammessi. 

La graduatoria avrà validità di tre anni. Il termine è fissato di proposito. Infatti, la mira è quella di poter reclutare "altri profili". La direzione generale del Municipio ha provveduto alla nomina dei commissari scelti per le diverse prove. Anche qui numeri da concorsone, chiamato a valutare migliaia di giovani che tenteranno, attraverso questa ardua prova, di dare un senso alla propria vita o di cambiarla letteralmente. Il posto da impiegato comunale a mo' di assicurazione. 

Ma l'età media dei pretendenti al posto fisso a Napoli? Trentatre anni tra i diplomati, 35 per i laureati. Secondo la stima del Comune, le assunzioni potrebbero diventare 7mila nei prossimi trentasei mesi, "A parte questo primo contributi con i primi assunti già a dicembre, il Comune di Napoli è l'amministrazione con dipendenti anziani e prossimi alle pensione", chiarisce l'assessore comunale al lavoro, Chiara Marciani. "Avere delle graduatorie aperte per tre anni ci consentirà di sostituire chi va in pensione pescando da questi vasti elenchi". 

Da tutto ciò si evince che gli aspetti positivi possono essere due, al netto dei numeri sbalorditivi che il Concorsone propone. Il primo: il risparmio di soldi perché organizzare un concorso di questa portata costa un  mucchio di soldi. Secondo: la semplificazione amministrativa consente di integrare con immediatezza il fabbisogno di personale. 

Il Comune di Napoli punta chiaramente a diventare più giovane, dovendo considerare che l'età media attuale dei dipendenti è di 59 anni. 

Da Palazzo San Giacomo tengono inoltre a specificare che "non ci sono limiti di età che tengano, l'unica cosa che conta è la professionalità". La mira dell'amministrazione comunale è anhe un'altra. Semplicemente questa: i neoassunti dovranno aiutare la terza città d'Italia a dotarsi di tecnologie sempre più all'avanguardia, a procedure più snelle e agili, finalizzate a rendere un servizio migliore. Innanzitutto a vantaggio dei cittadini. 

Necessita che il Comune diventi più smart. Il Concorsone è un'occasione per centrare alla grande questo obiettivo. Anche se il Concorsone stesso ha sparso polemiche e veleni nei giorni che ne hanno introdotto l'effettuazione. Il quotidiano "Il Mattino", ricorderete, ha sollevato il caso delle telefonate spot arrivate ad alcuni candidati e il rischio di privacy violata. Come pure la discutibile, anche se di prassi in quasi tutti i concorsoni, messa in moto di una economia parallela, dalla caccia ai libri per le simulazioni dei test alle associazioni autorizzate e trasparenti che garantiscono la preparazione. 

Situazioni che creano zone opache. Intorno ai concorsi girano due economie, una grigia, l'altra trasparente. Posto che ancora oggi si possa parlare di trasparenza. 

Che dire? Buon concorsone a ottantamila pretendenti sognatori del posto fisso.