di Stefano Zanni

Tutto è nato da un anarchico-marxista, che detto così dovrebbe anche essere fuori dal tempo. Ma siamo purtroppo in un'America dove ora furoreggia tutto l'estremismo più pericoloso ed esagerato, che ha messo anche 'Le metamorfosi di Ovidio' tra i libri pericolosi, che attecchisce da ogni parte e che vorrebbe dare, tanto per cominciare, ai bambini appena in grado di parlare pure il diritto di poter cambiare sesso. Solo un esempio delle efferatezze che provengono da una parte degli Stati Uniti, la più estrema e violenta e che non ha rispetto per nessuno, eccezion fatta per chi la pensa come loro.

Ecco allora che torniamo all'anarchico-marxista che un giorno, ormai oltre quarant'anni fa, si è svegliato e ha deciso di riscrivere la storia, come lui la pensava. Liberissimo di fare quello che vuole nella 'Freedom land' terra della libertà (che comunque non lo è più adesso), ma Howard Zinn, ecco il famigerato personaggio, non solo ha riscritto quello che accadde centinaia di anni fa, anticipando quella che oggi è la cosiddetta 'cancel culture', ma ha avuto una particolare attenzione per gli italiani.

"Molti vomitano falsità su Colombo - ha scritto Andre' DiMino, presidente di Italian American One Voice Coalition - promulgate dal sedicente anarchico e marxista Howard Zinn. Ha lanciato il suo attacco al nostro Paese scuotendo prima le fondamenta della cultura occidentale, distorcendo di proposito fatti su Colombo e altri personaggi storici. I suoi libri continuano a indottrinare nelle nostre scuole e contribuiscono a cancellare la cultura. Le sue invenzioni su Colombo sono state ampiamente contestate e sfatate utilizzando fonti storiche primarie e valide. Attaccare Colombo è un attacco agli italoamericani, al cristianesimo, alla cultura occidentale e all'America".

Il Zinn pensiero però si è propagato nel tempo in particolare e purtroppo anche dopo la sua morte (2010) attraverso 'Zinn Education project' che ha la pretesa di 'teaching people's history' e che promuove e sostiene l'insegnamento della storia nelle scuole in tutti gli States. E purtroppo ci riesce perchè il sistema scolastico degli Stati Uniti non ha regole, se non quella di chi è più forte. E oggi i più forti sono quelli che urlano e spingono di più fingendosi oppressi. Così una delle vittime predilette di Zinn, Cristoforo Colombo, continua a essere combattuto e denigrato con una regolarità indicibile. E se non si riesce con le buone, stiamo tranquilli che quelli della 'cancel' ci provano e ce la fanno con le cattive. E con agenti infiltrati nei school boards, i consigli scolastici dove tutto inizia, per poi passare alle città, contee, stati fino alla White House, con votazioni farsa, regolarmente Colombo, gli italoamericani, la cultura italiana vengono messi al bando.

E l'aspetto più tragico è che nessuno fa nulla per difendere il diritto di quasi 18 milioni di italoamericani di avere un proprio simbolo che possa ricordare i sacrifici degli avi e i loro, l'apporto fondamentale offerto a una società che mai avrebbe raggiunto i picchi di un tempo (non quelli di adesso, dove si rasenta la vergogna). Così se si vuole ancora tenersi stretto il diritto di scendere per le strade, organizzare parate, far festa con la propria comunità, si devono cambiare i nomi: non più Columbus Parade, ma Italian Heritage oppure Italian American Cultural Celebration e altro ancora, poche le città che ancora resistono agli attacchi. E se le statue del navigatore vengono abbattute, portate via nella notte o nascoste in qualche angusto magazzino, non si può dire nulla. Come è vietato protestare se il Columbus Day, per metà è stato scippato: adesso lo stesso secondo lunedì di ottobre è anche Indigenous Peoples Day. Chissà poi perchè lo stesso giorno, quando ce n'erano altri 364 da scegliere: il dubbio è grande, è l'ennesimo torto da regalare agli italoamericani come se quelli del passato non fossero stati abbastanza?