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DI ENRICO PIRONDINI

Settimana corta, stessa busta paga. È la nuova frontiera del lavoro. Quattro giorni in ufficio, tre a casa. Un'ora in più quotidiana e tutto il weekend libero. Sarà così? Fa discutere la proposta di Intesa Sanpaolo, il gruppo bancario che ha lanciato l'idea della "settimana corta" ai suoi dipendenti. Innescando così un dibattito che potrebbe coinvolgere una miriade di imprese. Se il progetto, come è probabile, andrà a buon fine, siamo di fronte ad una vera rivoluzione. E l'Italia sembra proprio pronta al salto. Vediamo perché.

1) APPROCCIO AL LAVORO - È cambiato. Non è più quello di una volta. La pandemia e i ripetuti lockdown, la scoperta dello Smart working, hanno acceso nuove priorità. C'è più consapevolezza dell'importanza di dedicare tempo di qualità ad altri aspetti della vita come la famiglia, gli affetti , le passioni . Avanzano i 'Millenials " (la generazione dei nati tra il 1981 e il 1996). Esempio :nei colloqui di lavoro non chiedo, chesso', l'auto aziendale ma lo Smart working o altre forme di flessibilità impensabili vino a poco tempo fa.

2) L'ESPLOSIONE DIGITALE - Uno scossone sismico. Le nuove tecnologie hanno "eroso i confini tra vita lavorativa e vita privata ", come riconosce il sociologo Francesco Morace, presidente di "Future Concept Lab", il prestigioso Istituto milanese di Ricerca .e Consulenza Strategica con attività e clienti in tutto il mondo. Insomma il lavoro non è più il centro della vita. Si fa largo il cosiddetto "quiet quitting" ("abbandono silenzioso").

Cioè: lavorare il necessario, niente straordinari, niente responsabilità. Per carità, non è un concetto nuovo, gli è che in tempi di pandemia è diventato un fenomeno sempre più visibile, sempre più stabilmente al centro del dibattito sul mercato del lavoro. L'hashtag #quietquitting ha raggiunto in poco tempo 8,2 milioni di visualizzazioni.

3) CON LA FLESSIBILITÀ TUTTI CONTENTI - Gli orari ultraflessibili, la settimana corta che termina all'ora di pranzo del venerdì, smart working per due gironi alla settimana, scelta del pericolo di ferie, è un modello di lavoro che piace. L'ultimo sondaggio SWG lo conferma: il 56% degli italiani preferisce la settimana corta e il 36% sogna di cambiare lavoro. L'Italia è pronta per seguire i Paesi "apri pista" come gli Emirati arabi, il Belgio, Giappone, Islanda, Svezia, Danimarca, Spagna, Portogallo. Dal Covid allo choc energetico: è caduto il muro dell'orario.