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di Lucio Fero

San Siro, stadio di San Siro...a qualcuno arriva la notizia che è morto...Morto chi? Uno spettatore, uno che era andato alla partita? Un tifoso malato di una qualche dannata malattia? Un ex e anziano giocatore? No, è morto...Morto chi? Anzi di più, è stato ammazzato. Ammazzato da chi? Da un rapinatore? Da una imprudenza sul lavoro?  Da un pirata della strada? Dalla polizia? Morto, ammazzato, chi da chi? Arrivano in Curva, percorrono la Curva squadre che ordinano, intimano di abbandonare gli spalti in segno di lutto. Lutto per chi? 

Omaggio a un criminale - Il lutto obbligatorio e obbligato, il lutto comandato e imposto è per un criminale. Un criminale morto di esecuzione criminale. Un criminale non per giudizio morale ma per sentenze (al plurale) giudiziarie. Un criminale che ha passato molto della sua vita in galera. Ma parte non piccola della sua vita fuori della galera era il cosiddetto tifo organizzato, il mondo e le attività cosiddette ultra. Non la passione calcistica a fianco delle attività illegali e criminale, al contrario l'una incistata nelle altre e viceversa.

Una combinazione che si ritrova e riscontra a Milano come a Roma, a Torino come a Bari, Bergamo, Verona e in ogni altra Curva. Il morto ammazzato a pistolettate, stavolta a Milano, è un criminale. E le squadre che esercitano la reale sovranità nelle Curve da stadio decidono gli vada reso omaggio. Quindi tutti fuori dallo stadio in segno di lutto. Tutti vuol due tutti. Chi recalcitra viene convinto a spinte, calci, minacce di pestaggi ancora più intensi. Gli squadristi della Curva impongono ed esigono l'omaggio al criminale caduto sul lavoro.

Quasi ad ogni diretta tv delle partite di calcio i due in studio mostrano quasi commozione per il "magnifico spettacolo delle Curve". Rendono omaggio al popolo della passione, esaltano il "grande cuore" delle Curve da stadio. Bene, il "grande cuore" è comandato dagli squadristi da stadio. Ovunque, in ogni stadio. Squadrismo da stadio incistato in attività criminali e viceversa. Per questo vien naturale e doveroso agli squadristi di San Siro render omaggio al criminale caduto, era uno di loro sia in Curva che fuori. Per questo quelli i studio nelle dirette tv dovrebbero, almeno e al minimo, smetterla di portar retorici tributi ai "cuori della Curva".

Rave, Curve e Sovranità - Sovranità, parola chiave del nuovo politicamente corretto. Il neo ministro degli Interni va a ristabilire sovranità della convivenza civile là dove il territorio viene occupato dalla prepotenza invasiva e irregolare dei rave party: ti prendi come fosse tuo un pezzo di territorio e pretendi di fare lì come ti pare e senza legge e allora arriva la polizia. Ristabilire la sovranità nelle terre dei rave party. Bene, se se ne è capaci. Ma sono decenni che lo Stato ha ceduto la sovranità nelle Curve degli stadi di calcio. Andarsela a riprendere programma troppo vasto per il governo delle sovranità?