Depositphotos

ROMA – Indipendentemente dalle fasce d'età, la scappatella in Italia va per la maggiore. Molto più che in altri paesi. Eh sì, perchè la percentuale assoluta di chi tradisce in Italia è del 59%, e si conferma superiore rispetto al resto d'Europa, dove è mediamente del 34%. Lo dicono i dati analizzati dal portale Incontri-ExtraConiugali.com, che hanno condotto questo studio sull'infedeltà in Italia. Le Regioni in cui si tradisce di più? Lombardia (75%), poi Campania (74%) e Lazio (72%). Seguono Toscana (70%), Emilia-Romagna (69%), Piemonte (68,5%) e Liguria (67%).

I SITI DI INCONTRO
I siti di incontro, c'è da dire, danno una mano. "Grazie a portali come il nostro, gli uomini di tutte le età riescono, davanti alla tastiera, a battere tutte le loro timidezze, trasformandosi in 'poeti romantici e sensuali' oppure in 'seduttori implacabili' attraverso le nostre chat sul web o sull'app. Ed anche le donne infedeli si sentono a loro agio, tant'è che oggi tradiscono anche le 'Cougar', naturalmente con uomini più giovani. Tra i nostri iscritti ce ne sono tantissimi", spiega l'ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com Alex Fantini.

LA CLASSIFICA
Ma vediamo nel dettaglio la classifica delle regioni. In Lombardia la propensione al tradimento riguarda 7,6 uomini e 7,4 donne su 10. E la parola d'ordine è tradire anche in Campania e nel Lazio con rispettivamente 7,5 e 7,3 uomini e 7,4 e 7 donne su 10 che vogliono vivere un 'affaire'.

La Toscana segue in quarta posizione: qui a voler tradire sono 7,2 uomini e 6,9 donne su 10. E la voglia di uscire, divertirsi e trasgredire rimane alta anche nella vicina Emilia-Romagna (7 uomini e 6,8 donne), in Piemonte (6,9 uomini e 6,8 donne) ed in Liguria (6,8 uomini e 6,6 donne).

IL PRIMATO È DI ROMA
Ad esaminare infine le nostre singole città, nello studio di Incontri-ExtraConiugali.com è ancora una volta Roma a collocarsi al primo posto con una propensione al tradimento pari all'80% dei suoi residenti. Sul podio anche Napoli (78%) e Bergamo (76%).

L'INFEDELTÀ OGGI FA MENO SCALPORE
Una volta si diceva 'mogli e buoi dei paesi tuoi' e si incensava il matrimonio basato sull'amore, ora invece si guarda alla rinnovata importanza del sesso e al nuovo ruolo delle relazioni extraconiugali: lo studio evidenzia anchecome è cambiato il modo di gestire le infedeltà di coppia, ma anche le differenze tra uomini e donne nel modo di tradire e come oggi il tradimento migliora la relazione.

Lo spiega Alex Fantini, ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com: "Fino a 50 anni fa gli accordi nuziali si concludevano senza tener conto dei sentimenti dei promessi sposi e la relazionalità all'interno della coppia era meramente formale: il matrimonio era influenzato dalle rispettive famiglie e serviva a sigillare il senso di appartenenza ad una determinata comunità secondo appunto il vecchio adagio 'mogli e buoi dei paesi tuoi', con regole che erano molto rigide e – specialmente per le donne – la libertà individuale era molto limitata"' spiega".

L'AMORE COME 'CONVENZIONE'
"Le differenze tra i due sessi erano profonde- prosegue Fantini- arrivandosi perfino a differenziare l'amore del marito per la moglie che veniva chiamato 'dilezione' da quello della moglie per il marito che veniva chiamato 'riverenza". L'amore era dunque una mera contingenza: se tra i partner fosse scattata la scintilla si sarebbe trattato di un fatto accidentale, una fortuna inattesa. "Le donne non erano altro che le vestali di un'istituzione – quella matrimoniale – che assegnava ad esse la funzione di reprimere i loro desideri per sublimarli nell'ideale romantico dell'amore ed in questo contesto la coppia monogamica aveva la funzione di contenere nel matrimonio il possibile 'straripamento delle passioni", sottolinea l'ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com.