La sede di Bankitalia (Depositphotos)

Alla Banca d’Italia non piace granché la manovra economica targata Giorgia Meloni. Nel mirino le misure su contanti e Pos che vanno, per gli esperti di via Nazionale, in direzione contraria alla modernizzazione del Paese, che è strettamente connessa con la riduzione dell'evasone fiscale.

Questo il sunto di quanto detto ieri in audizione da Fabrizio Balassone, capo del Servizio Struttura Economica del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia. Per Balassone il pos per il pagamento è meglio del contante perché, al contrario di quanto si crede, il contante costa di più al commerciante. Il punto, secondo Balassone, è che anche il contante ha costi legati alla sicurezza, come quelli relativi ai furti, trasporto valori, assicurazione. "Nostre stime relative al 2016 - ha spiegato Balassone - indicano che, per gli esercenti, il costo del contante in percentuale dell'importo della transazione è superiore a quello delle carte di debito e credito". Insomma per la banca più importante del Paese, non solo il Pos conviene ai consumatori ma anche agli esercenti, che sono i primi a pensare di guadagnare con l'eliminazione dell'obbligo di accettare pagamenti digitali per piccoli importi. Non solo perché c'è anche un tema di legalità.

"Soglie più alte" per l'utilizzo del contante "favoriscono l'economia sommersa" mentre "l'uso di pagamenti elettronici permettendo il tracciamento delle operazioni ridurrebbe l'evasione fiscale" ha ricordato sempre Balassone, per cui "i limiti all'uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione".

Contro la manovra si è schierato nuovamente anche il leader del M5S Giuseppe Conte: “Il governo cancella il reddito cittadinanza per introdurre l'evasione di cittadinanza”. La manovra, per il segretario della Cgil Maurizio Landini, “contiene cose molto sbagliate, non accettabili e che non risolvono i problemi dei lavoratori. La gente non arriva alla fine del mese. Il mondo del lavoro dipendente sta pagando un prezzo altissimo e nella manovra l'aumento dei salari non c'è”. Inoltre, Bankitalia è scesa in campo anche a favore del reddito di cittadinanza: senza nel 2020 ci sarebbero stati un milione di poveri in più.