di Enrico Pirondini
Misteri d'Italia irrisolti, i partiti dell'opposizione chiedono una Commissione parlamentare d'inchiesta per Emanuela Orlandi, Mirella Gregori e Simonetta Cesaroni. Ma sono stati dentro e fuori al governo per quasi 30 anni. Sembra solo un modo per fare titoli buoni nel web, sull'onda di ritorno di interesse dopo la serie di Netflix.
Misteri italiani irrisolti. Tanti e inquietanti. Tre partiti  – Pd, Azione, M5S – chiedono una Commissione d'inchiesta sul caso più eclatante e torbido: la sparizione della 15enne romana Emanuela Orlandi, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia, scomparsa nel nulla il 22 giugno 1983.
Chiedono una bicamerale per costringere il Vaticano a parlare ("i papi hanno sempre saputo") e il governo Meloni a intervenire   perché "non può stare passivamente alla versione fornita dalla Santa Sede". Già che ci sono, i tre partiti chiedono di far luce anche su altri due misteri romani , "casi chiusi ma per i quali non esistono verità definite". Si tratta della sparizione di un'altra 15enne, Mirella Gregori (7 maggio 1983) e del tristemente noto "giallo di via Poma" dove, in un appartamento al terzo piano, è stata uccisa la 20enne Simonetta Cesaroni (7 agosto 1990). Da allora tutte le persone accusate del delitto sono state scagionate. Tre casi irrisolti, tre misteri profondi. Un grande buco nero della storia italiana.
IL GRIDO ORMAI RAUCO DI PIETRO ORLANDI - Il fratello di Emanuela non si dà pace. E dopo 40 anni di congetture, ipotesi, false piste, depistaggi, in questi giorni prenatalizi è tornato alla carica. A riportare il caso Orlandi al centro delle attenzioni una lettera che gli ha spedito Mehmet Ali Agca –   il terrorista turco autore del tentato omicidio di Papa Giovanni Paolo (Roma, piazza San Pietro, 13 maggio 1981) –  lettera spedita da Istanbul dove si è ritirato e conduce una vita monastica.

L'ex lupo grigio, oggi 64enne, ha detto che Emanuela è viva e che vive in un convento e che "avrebbe accettato serenamente ii suo destino". Vero, falso?  Di certo si sa che non ci sono prove o riscontri. Dunque che credibilità può avere un uomo peraltro caduto più volte in contraddizioni? Pietro Orlandi comunque ha pubblicato l'intera lettera sul suo profilo Facebook. Servirà?

TRE CASI DI MISTERI ARCHIVIATI DALLA MAGISTRATURA - Vietato illudersi. Tre casi chiusi e sepolti.  Che può fare una bicamerale se non allungare il brodazzo in cui sono finite le tre ragazze romane? Dice e spera  un po' patetico Carlo Calenda: "Se la Politica si muove, il Vaticano dovrà parlare".

E aggiunge:"C'è un grande non detto, l'evidenza da quello che è emerso è che il Vaticano sa molto di più di quel che dice". I tre casi sono legati da un filo rosso, quello del mistero sulla loro sorte e, soprattutto, sui moventi che hanno causato tre tragedie senza fine. La sensazione è il buio continuerà. Purtroppo.