Sergei Lavrov (Depositphotos)

di Lucio Fero

Cosa è la guerra in Ucraina? Secondo Lavrov (non un Lavrov qualsiasi ma proprio il Lavrov ministro degli Esteri di Putin) la guerra in Ucraina è una fase della "soluzione finale". Soluzione finale? Sì, proprio quella che i nazisti elaborarono e praticarono come sterminio di massa degli ebrei, tutti gli ebrei. Gli ebrei, cosa c'entrano gli ebrei? E quale "soluzione finale"? Dice Lavrov (vale la pena di ripetere e ripetere che non si tratta di un animatore di blog ma del ministro di un governo in carica e di un paese in guerra) che l'Occidente tutto (Usa e Gran Bretagna in testa, Francia, Germania, Italia e Ue e Australia e Giappone e Corea del Sud al seguito) sta proseguendo il piano di Adolf Hitler, appunto la "soluzione finale". E dice Lavrov che i russi sono l'oggetto della "soluzione finale" voluta dall'Occidente, i russi che l'Occidente vuole sterminare in quanto tali, annichilire come nazione, perseguitare come popolo/etnia.

Sia un'altra grande guerra patriottica (così i russi storicamente chiamano la seconda guerra mondiale), sia una guerra per sua natura totale. Un'altra grande guerra patriottica, anzi la prosecuzione della prima condotta contro Hitler e il nazismo invasore. Una guerra che, avendo come nemico chi riprende e ripropone sul campo il piano di Hitler, non può che essere totale (andrebbe quindi chiesto a Lavrov perché Putin la battezzò all'inizio pudicamente e riduttivamente solo e soltanto Operazione militare speciale, domanda che però ha risposta nota e chiara: i russi pensavano di prendere Kiev e l'Ucraina tutta in pochi giorni). Guerra totale contro il nuovo nazismo che è l'Occidente.

Hitler e il nazismo che si reincarnano, anzi proseguono nei governi di Washington, Londra, Parigi, Madrid, Tokyo, Sidney, Seul, Lisbona, Stoccolma, Berlino, Helsinki, Varsavia, Roma (a proposito dell'Italia, Lavrov dice che sarebbe buona d'animo ma traviata dagli Usa e al guinzaglio della Ue, quindi Lavrov i sondaggi d'opinione dove si vede che sempre più, e più che in ogni altro paese Ue, cresce in Italia la percentuale dei neutrali di opportunità, quei sondaggi li legge). E i russi destinati dai nuovi nazisti ad essere gli ebrei di questa soluzione finale (sorvolando sul fatto che è stata l'Armata russa ad invadere)

I russi che devono salvarsi combattendo, salvarsi dallo sterminio e annichilimento. Da non credere nella sua enormità molto più che paradossale. Certo, in guerra c'è la propaganda di guerra. Ma davvero Lavrov sta dicendo ai russi che rischiano lo stesso trattamento che riservavano loro le SS invasori? Certo, sui social in ogni parte del mondo si può leggere roba del genere, roba con la stessa consistenza allucinata, roba dove la stupidità si fa ferocia (ad esempio il grande piano dei Grandi Poteri di sostituire la razza bianca con quella scura). Certo, la ragionevole tentazione è quella di pensare e valutare che neanche Lavrov ci creda e neanche Putin ci creda davvero che Biden sia una delle reincarnazioni di Hitler.

Però, se il Cremlino davvero ci dovesse credere a quel che dice...Hanno elaborato, e ci credono, la religione (dire religione non è incongruo, è una vera e propria fede) dello "spazio russo", uno spazio geografico a misura della presenza e agio di una etnia, quella appunto russofona). Hanno, e ci credono, la missione religiosa/nazionalista benedetta dalla Chiesa ortodossa russa, di stabilire i confini dello "spazio russo". Si sono dati, e ci credono, il compito di purificare spazio russo e dintorni della "impura" cultura occidentale, degradata e depravata come i loro usi e costumi...Proprio sicuri che al Cremlino non ci credano davvero a quel che dicono? Tanto per restare in tema, Goebbels ministro di Hitler era un campione della propaganda la più esasperata e paradossale e, al tempo, a quel che diceva ci credeva davvero.