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Se il figlio fa il bullo scatta per i genitori del ragazzo una multa di 300 euro: a Cento, il sindaco apre la pista con una ordinanza che probabilmente verrà poi ripresa da altri comuni. "Uno strumento in più per contrastare il fenomeno del bullismo". Così il 29enne sindaco di Cento (Ferrara), Edoardo Accorsi, definisce l'articolo che a breve entrerà nel regolamento di polizia urbana del Comune e che stabilisce di sanzionare le famiglie dei giovani bulli.

Nel nuovo regolamento è stato inserito infatti l'articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che sostanzialmente introduce la possibilità per l'Amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono "costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza". In altre parole se sbagliano i figli, pagano anche i genitori. "L'idea nasce dall'esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione – spiega il giovane sindaco del Pd – dove siamo stati chiamati ad intervenire in diverse situazioni di bullismo, insieme alla polizia locale, alle forze dell'ordine e alla scuola".

Il figlio bullo e la multa per i genitori
Comportamenti intimidatori e aggressivi, che sono vietati "in tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico – si legge nel testo del regolamento – all'interno degli istituti scolastici, delle loro pertinenze e sui veicoli del trasporto pubblico", si trasformeranno quindi in multe per le famiglie dei bulli. E "le violazioni si riterranno accertate, anche sulla mera scorta di informazioni testimoniali assunte da insegnanti, studenti, operatori scolastici e chiunque possa riferire elementi utili".

Si tratta di una "cosa concreta – spiega sempre Accorsi -, anche se l'applicazione non è stata ancora testata e dovremo quindi valutare se funziona, ma non siamo la prima amministrazione che lo ha adottato". Un regolamento simile è già in vigore nel Comune di Lonigo, in provincia di Vicenza e a Cameri, in provincia di Novara. Qui in entrambi i casi le multe possono arrivare fino a 500 euro.