Simone Inzaghi (foto depositphotos)

Missione compiuta per l'Inter che batte l'Atalanta a San Siro per 3-2 trascinata da un Romelu Lukaku formato deluxe e centra la matematica qualificazione alla prossima Champions League, tornando momentaneamente anche al secondo posto.

Una vittoria convincente in una partita ad alti ritmi per gli uomini di Simone Inzaghi, bravi a sbloccare subito la sfida, contenere le sfuriate di una Atalanta coriacea e mai doma, per poi chiudere la gara nella ripresa.

Niente impresa per gli uomini di Gasperini ma resta l'alto livello della prestazione, pur con tanti assenti, e la soddisfazione di aver centrato comunque la qualificazione alle coppe in attesa di scoprire negli ultimi 90' di campionato se sarà Europa League o Conference League. Messaggi confortanti per il tecnico interista a due settimane dalla finale di Champions League contro il Manchester City, anche perché il successo contro i bergamaschi permette di rendere poco più che una amichevole l'ultima giornata di campionato contro il Torino. Ma il messaggio più forte per Inzaghi è arrivato senza dubbio da Romelu Lukaku, autore di una prestazione come quelle dell'era Conte tra gol, assist, giocate utili e combinazioni con Lautaro: la gara che serviva al belga per rilanciarsi nel ballottaggio con Dzeko per una maglia da titolare ad Istanbul. D'altronde, a Lukaku sono bastati poco meno di 40 secondi per sbloccare il risultato, lanciato da Lautaro da solo davanti a Sportiello, con il dribbling al portiere e poi il gol a porta vuota. L'Inter è stata brava a sfruttare subito la sbandata bergamasca, trovando il raddoppio con un destro ravvicinato di Barella dopo due parate consecutive di Sportiello su Dimarco. I nerazzurri poi trovano anche il 3-0 con Calhanoglu, rete però annullata per posizione irregolare del turco. L'Atalanta a poco a poco riprende fiducia, svegliata da un mancino di Holjund ben parato da Onana. E nel finale di primo tempi, infatti, ci pensa Pasalic ad accorciare le distanze, risolvendo un batti e ribatti in area con un tocco di destro. La ripresa si apre con l'Atalanta che prende subito in mano il pallino della partita, alzando la pressione e schiacciando l'Inter nella propria area. Ma è anche una scelta degli uomini di Inzaghi, perché in contropiede rischiano di fare male con un destro di Lautaro sporcato dalla difesa e poi ancora con l'argentino che per un pelo non arriva su un assist di Lukaku, mentre Sportiello salva su un destro velenoso di Calhanoglu. Gasperini si gioca le carte Lookman e Muriel per alzare la pericolosità offensiva, ma è ancora Lukaku a prendere i suoi compagni sulle spalle: il belga con una gran giocata mette in porta Brozovic, che serve poi Lautaro per il 3-1 che fa esplodere San Siro colorandolo a festa nell'ultima stagionale dei nerazzurri in casa. Sembra chiusa, ma Muriel nel finale regala qualche ulteriore brividi ai 72mila del Meazza con un destro che sbatte sulla traversa, poi su Onana ed entra in porta. Ma non c'è però più tempo per la rimonta, l'Inter vola in Champions League e si prepara al meglio per la finalissima contro il Manchester City.