Le "Abuelas (Nonne) de Plaza de mayo", l'associazione argentina che si propone di ritrovare e restituire alle famiglie i bambini sottratti ai desaparecidos durante la dittatura militare iniziata nel 1976, ha annunciato il ritrovamento del "nipote" numero 133.

L'annuncio e' stato dato sui social con un messaggio che convoca a una conferenza stampa preso il museo della memoria dell'ex centro di detenzione e tortura dell'Esma (Scuola ufficiali della Marina) per conoscere i dettagli del ritrovamento e, in caso di consenso, anche l'identita' del nipote.

Dal 1977, anno della sua fondazione e' riuscita a identificare e restituire alle sue famiglie di origine 132 "nipoti" sottratti ai loro genitori e poi affidati illegalmente a coppie spesso legate ad ambienti militari o complici della dittatura.

Il presidente argentino, Alberto Fernandez, ha salutato la notizia sui social affermando che si tratta di "un'altra enorme vittoria nella lotta instancabile delle Abuelas".

La dittatura argentina lo aveva strappato alla famiglia alla nascita, adesso è stato ritrovato grazie al dna e all’instancabile impegno delle ‘Nonne di Plaza de Mayo’. Si tratta del terzo figlio di Julio Santucho, per anni esule a Roma. Sul ritrovamento è intervenuto anche il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.

GUALTIERI: “GIOIA PER RITROVAMENTO ‘NIPOTE 133’

“Apprendo con grande gioia ed emozione la notizia del ‘ritrovamento’, grazie alla prova del Dna, del terzo figlio di Julio Santucho, cittadino argentino per tanti anni esule a Roma, insieme agli altri suoi due figli. Le Nonne di Plaza de Mayo hanno ritrovato un altro bambino diventato adulto, il “nipote 133”, l’ennesima vittima che la feroce dittatura argentina aveva strappato alla madre fin dalla nascita. La lotta e il rifiuto contro ogni forma di regime antidemocratico devono andare avanti in tutto il mondo, oggi più che mai. E la memoria di quanto accaduto in Argentina deve restare viva, sempre al fianco di chi da decenni si batte con coraggio perché nulla venga dimenticato e perché a migliaia di persone venga riconosciuta la propria vera identità. Anche Roma continuerà a fare la sua parte. A maggio dell’anno scorso, abbiamo inaugurato in Piazza dell’Esquilino, proprio davanti all’Ambasciata argentina, un mosaico in onore della battaglia condotta da queste straordinarie nonne“. E nell’ottobre successivo ho visitato personalmente la sede delle “Abuelas” a Buenos Aires. Rivolgo un abbraccio forte a Julio Santucho che ha ritrovato un figlio”, scrive in una nota il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.