di RICCARDO GALLI

Le democrazie sul pianeta Terra sono ventiquattro su poco meno di duecento Nazioni. Una netta minoranza. Così come una netta minoranza, di cui noi facciamo parte, è la popolazione mondiale che vive in democrazia. Democrazia è sostanziale libertà di scegliere e decidere chi pregare, chi amare, cosa pensare, di cosa nutrirsi. Democrazia è libertà di ricerca scientifica, democrazia è economia di mercato, democrazia è welfare, democrazia è limite istituzionale alla presunta e nociva onnipotenza della cosiddetta volontà popolare.

Democrazia è il privilegio e la fortuna di vivere al meglio possibile di quanto non sia capitato agli umani in circa cinquemila anni di Storia conosciuta. Democrazia è un privilegio di cui siamo sempre più inconsapevoli: siamo la parte di umanità che vive meglio da sempre e ovunque nello spazio e nel tempo degli umani.

Eppure quotidianamente recitiamo la parte delle vittime. Il vittimismo è la preghiera mattutina del cittadino assistito. Cioè di tutti noi. Inconsapevoli delle libertà e garanzie di cui godiamo. Anzi, di esse quasi stanchi. Ognuno un partito, ogni uomo o donna che sia un partito ciascuno e ciascuno fa partito a sé. E nulla e nessuno di questa miriade di “partiti” ha interesse tanto meno dovere di difenderla questa democrazia. Di cui siamo ormai immeritevoli. Ciascuno dei partiti del se stesso e anche non pochi dei partiti politici e sociali fatti a immagine e somiglianza del partito unico del sé, la democrazia se la vende e se la venderebbe per il piatto di lenticchie della evangelica narrazione.