ROMA - “Al 29 settembre 2023, 98.625 persone risultavano sfollate dalle aree colpite dalle recenti ostilità militari arrivate in Armenia. Fra queste, si stima che 29.000 siano bambini”. Drammatici i dati riportati oggi da Andrea Iacomini, Portavoce di Unicef Italia, in merito alla crisi del Nagorno-Karabakh.
L'Unicef, informa Iacomini, “ha creato uno spazio sicuro nella città sudorientale di Goris, dove ogni giorno vengono accolti circa 300 bambini insieme ai loro genitori. Il centro offre uno spazio per far giocare i bambini, uno spazio per l'allattamento per le madri e un supporto pediatrico per risolvere i problemi più gravi. Abbiamo inoltre fornito alle autorità sanitarie medicinali e forniture essenziali per i bambini da distribuire alle strutture sanitarie nelle aree ad alta concentrazione di sfollati. 15 bio-toilette mobili sono state posizionate in prossimità dei centri di registrazione a Goris e Vayk”.
L’Unicef, poi, ha consegnato “kit per l'igiene familiare a tutte le 100 famiglie registrate presso il centro di coordinamento recentemente istituito a Yerevan. Oggi arriveranno ulteriori forniture in Armenia e saranno distribuite dall'UNICEF ai bambini e alle famiglie sfollate”, continua Iacomini, che conclude: “la sicurezza e la protezione dei bambini coinvolti in questa situazione sono fondamentali. Esortiamo tutte le parti coinvolte e coloro che esercitano un'influenza su di loro a mettere la sicurezza e la sopravvivenza dei bambini al di sopra di ogni altra considerazione”.