SAN ANTONIO - Il convegno delle Società Europea e Americana di Scienze Planetarie (EPSC-DPS), che si svolge questa settimana a San Antonio, in Texas, si è aperto con la consegna del premio intitolato alla memoria del planetologo italiano Paolo Farinella. A riceverlo sono stati Federica Spoto, formatasi all’Università di Pisa e attualmente al prestigioso Minor Planet Centre di Cambridge, Massachussets, e Diego Turrini, che lavora all’INAF - Osservatorio di Torino.
I due ricercatori sono stati premiati “per il loro eccezionale contributo nello svelare i processi collisionali avvenuti all’inizio della storia del Sistema Solare e nello sviluppare dei sofisticati metodi matematici per identificare e calcolare le traiettorie di potenziali impattori della Terra”, spiega Ettore Perozzi, del Direttorato Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana, che ha presieduto la Commissione selezionatrice.
L’edizione 2023 del premio, infatti, era focalizzata sulle caratteristiche fisiche e dinamiche degli imminent impactors ovvero asteroidi di piccole dimensioni che possono dare luogo alla caduta di meteoriti e al fenomeno dei “superbolidi”. Un argomento direttamente legato agli interessi dell’Agenzia Spaziale Italiana nell’ambito della protezione dal rischio asteroidale.
"L’idea che il mio nome sia anche solo accostato a quello di Paolo Farinella mi riempie di gioia - racconta Federica Spoto – anche se non l’ho mai conosciuto personalmente, ho avuto il privilegio e l’onore di lavorare con persone vicine a lui, primo fra tutti Andrea Milani".
"Paolo Farinella è una presenza ricorrente nella mia storia professionale: il suo libro di fisica del Sistema Solare mi ha introdotto alle scienze planetarie e alla loro natura interdisciplinare”, le parole di Diego Turrini.