Sembra un turno disegnato su misura per la Juve che, dopo avere steso la Lazio e impattato a Bergamo, ha conquistato il Meazza rossonero e ha un impegno gestibile contro il Verona, che ha raggranellato due punti nelle ultime sette gare.

Max Allegri, che ora accetta con circospezione di parlare di scudetto, puo' trovarsi in testa domani notte per poi aspettare con fiducia i tre big match che infiammeranno il decimo turno: Inter-RomaNapoli-Milan e Lazio-Fiorentina, tutte squadre che hanno giocato le coppe mentre la Juve ha potuto dedicarsi agli allenamenti.

Queste congetture però non sono prese in considerazione dall'Inter di Inzaghi, tornata capolista con i gol di Lautaro (ha doppiato tutti gli inseguitori in classifica marcatori, salvo l'infortunato Osimhen) e con l'abile gestione della rosa migliore della serie A. Arriva a San Siro la Roma di Mourinho, ancora una volta squalificato, ma ci sarà il 'traditore' Lukaku in grande forma (ha segnato otto gol in 10 gare). Non l'avrà fatto apposta a farsi espellere, però lo scaramantico Mourinho non potrà non avere notato che l'unica volta che ha battuto l'Inter nelle sue cinque gare da romanista sedeva in tribuna per squalifica. La Roma fa tesoro anche della tenuta di Cristante e della vena di El Shaarawy, ma Inzaghi ha l'imbarazzo della scelta in tutti i ruoli e, oltre che su Lautaro, atteso dalla sfida col suo ex amico Lukaku, può sfoggiare la forma di Thuram, Di Marco e dell'ex Mikhtaryan.

E' il Milan l'osservato speciale dell'altro clou di domenica, al Maradona, con un Napoli rinfrancato dai recenti successi. Pioli (che ha stigmatizzato col solito garbo le accuse di Calabria ai suoi compagni) invece ha compromesso la Champions ed è caduto con la Juve perdendo la vetta. E' la difficoltà di segnare il tallone d'achille dei rossoneri che, dopo un buon inizio, hanno perso l'autostima anche per il difficile impatto di molti nuovi innesti salvo Reijnders e Pulisic. Ma a catturare le critiche è soprattutto Leao, troppo discontinuo e fuori dal gioco corale. La storia della serie A insegna però che basta una gara importante per cambiare registro. Rudi Garcia sembra avere rinsaldato una panchina che sembrava traballante. Manca sempre Osimhen ma si è svegliato Kvara, che ha trovato contributi essenziali in Politano, Raspadori e Zielinski. In difesa Natan non è più un oggetto misterioso per cui sembrano i partenopei favoriti.

Il crollo di Rotterdam ha prodotto nuovi problemi a Sarri, che si trova a gestire un mercato che non l'ha soddisfatto. Ci vorrà un successo convincente per rintuzzare le critiche e riguadagnare il terreno perduto. Immobile non riesce a ritrovarsi, la difesa ogni tanto si perde, il vuoto di classe e personalità lasciato da Milinkovic-Savic non si colma. Arriva all'Olimpico una Fiorentina in forma e consapevole dei suoi progressi, ora che si è sbloccato anche Beltram. Ma saranno Bonaventura e Nico Gonzalez gli avversari più insidiosi.

L'Atalanta è favorita a Empoli ma Andreazzoli ha rimesso in carreggiata una formazione che sembrava allo sbando e può contare su un goleador sempreverde come Caputo. Un'altra gara molto interessante è il derby emiliano tra il talentuoso ma discontinuo Sassuolo di Berardi e il solido Bologna di Thiago Motta, lanciato a contendere un posto in Europa. Altre due squadre che guardano dall'alto il centroclassifica, Lecce e Monza, ospitano in casa due avversari in difficoltà: i pugliesi ricevono il Torino che recupera Buongiorno e rilancia Sanabria, ma che ha preso due punti nelle ultime cinque gare. Il Monza, smaltita l'ira per il ko dell'Olimpico, vuole rifarsi contro l'Udinese che ha licenziato Sottil richiamando Cioffi e non sa ancora quando potrà recuperare Deulofeu, fermo da gennaio. Dopo avere sfiorato la vittoria a Salerno il Cagliari prova a togliersi dall'ultimo posto con uno scampolo di partita che sarà concessa al goleador Lapadula, fermo da luglio. All'Unipol Domus si presenterà però il Frosinone di Di Francesco, squadra in salute e con tanti giovani emergenti. Il saggio Ranieri rassicura però i suoi tifosi: il Cagliari si salverà.