ROMA/LONDRA – Sono in aumento i visitatori britannici in Italia , anche fuori stagione. Lo conferma lo studio ENIT su dati Data Appeal rinnovando così l’importanza della partecipazione al World Travel Market di Londra con uno stand che coinvolge 15 regioni e centinaia di stakeholder italiani e mondiali che si confrontano con nuovi trend e destinazioni. Ministero del Turismo ed Enit al Wtm di Londra, il principale marketplace turistico internazionale negli stand N2-400, N3-200, N2-210 fino all’8 novembre presso l’ExCel Centre di Londra.

Ad inaugurare lo stand Italia il Ministro del Turismo Daniela Santachè. Quindici le regioni che esporranno con l’Italia: Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Campania, Lazio, Basilicata, Trentino, Marche, Lombardia, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Umbria. Presenti anche Comune di Roma, Visit Brescia, Repubblica di San Marino, Ministero dell’Agricoltura e ITA Airways. Oltre a più di 140 tour operator privati inbound, società di autonoleggio e altro ancora. Durante il Wtm, i partecipanti e i media potranno incontrare 15 diverse regioni italiane, Dmc locali, catene alberghiere e fornitori di servizi di trasporto, desiderosi di incontrare i visitatori, alberghiere e fornitori di servizi di trasporto, desiderosi di celebrare la cultura italiana e di parlare degli sviluppi in atto in Italia. Grande attenzione al mercato Uk che ogni anno muove oltre 100 milioni di investimenti soprattutto per la vacanza culturale in città d’arte e al mare. Cinque le città di preferenza: Roma, Milano, Venezia, Napoli e Bologna.

Secondo Enit su Data Appeal sono 48.300 i passeggeri aeroportuali dal Regno Unito in Italia ad ottobre (34.100) e notevoli anche quelli attesi per gli ultimi 2 mesi dell’anno (10.100 a novembre; 4.100 a dicembre). Nel trimestre considerato, il 64% dei britannici prenota voli di andata e ritorno, mentre il 36% opta per viaggi di sola andata. Nel 54% dei casi si tratta di prenotazioni per una sola persona e nel 24% per 2 passeggeri. I viaggi in economy rappresentano il 78% del totale, mentre quelli in premium economy e in business hanno un’incidenza rispettiva dell’11,8% e del 10,0%. La durata media del soggiorno in Italia è di 4 notti.

Nel dettaglio, il 32% dei britannici effettua tra i 2 e i 4 pernottamenti e il 21% si ferma dalle 5 alle 7 notti. Su Roma FCO il 16,8% dei passeggeri proviene da Heathrow. Dallo stesso aeroporto il 14,2% dei flussi è diretto a Milano LIN e il 6,1% a MXP, mentre su Venezia, Bologna e Napoli arriva il 6,8% e il 3,8% dei passeggeri. Il 3,9% del complesso dei passeggeri negli aeroporti italiani da gennaio a settembre 2023 ha avuto origine dal Regno Unito, per un totale di oltre 290 mila passeggeri – considerando solo i dati dei voli che transitano sui sistemi GRS – contro i 262 mila dello stesso periodo del 2022, segnando una crescita del + 10,7%. Si tratta nel 59,8% dei casi di arrivi di A/R, prevalentemente effettuati da 1 passeggero (49,5%) o 2 (23,1%). Seguono i piccoli gruppi da 4 passeggeri (5,7%) o 3 (4,9%), fino a 5 nel 2,1% dei casi. Altre modalità per il 14,7% dei passeggeri. La classe del viaggio è nel 77,7% dei casi in economy, mentre solo il 10,9% in premium e l’11,2% in business class. Lo 0,2% viaggia in prima classe. Le principali destinazioni per questo mercato sono collegate agli aeroporti di Roma Fiumicino (15,1% del totale da Heathrow e 3,7% da Gatwick), a quello di Milano Linate (14,4% da Heathrow e 4,5% da London City Airport) e Milano Malpensa (6,0% da Heathrow). Seguono Venezia (6,1%), Napoli (4,3%) e Bologna (3,7%), poi Catania (2%) e sotto il 2% Firenze e Torino. Si parlerà anche di turismo sostenibile per il quale l’Italia è in prima linea. Il primo trimestre del 2023 ha mostrato una crescita significativa degli arrivi e tra gennaio e marzo 2023, turismo internazionale è aumentato del +86% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’Italia ha avuto una crescita significativa di visitatori, soprattutto nelle grandi città d’arte. Tuttavia, negli ultimi otto anni. L’Italia è al primo posto per il turismo lento in molti mercati, in particolare con il Regno Unito (65%) e la Spagna (33%). Sperimentando destinazioni sconosciute all’interno dell’Italia, permette ai viaggiatori di raccogliere i benefici del turismo lento, esplorando al proprio ritmo a piedi, in bicicletta o in treno, alla ricerca di paesaggi, i piaceri delle esperienze culinarie, le passeggiate naturalistiche o i percorsi culturali e una qualità di vita che è difficile trovare altrove.

Il Ministro del Turismo Santanchè : “Sono contenta di essere qui a Londra. Il World Travel Market è un vero e proprio evento per il settore, uno degli appuntamenti più importanti che consente di mettere in vetrina le eccellenze turistiche delle Nazioni che vi partecipano e, in quest’ottica, il padiglione Enit offre un’ottima opportunità di visibilità all’Italia davanti a una platea internazionale di primissimo piano”

“Il messaggio che vogliamo lanciare al World Trade Center è semplice – spiega il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – L’Italia può offrire ai turisti stranieri e italiani, che non sempre colgono le varie sfumature, esperienze che nessun altro al mondo può garantire”

Dichiara Ivana Jelinic, Presidente e Ceo Enit: “L’Italia partecipa ogni anno alla più importante fiera del turismo a Londra, dimostrando il suo impegno costante nel promuovere le sue ricchezze culturali, paesaggistiche e turistiche presso una vasta audience internazionale”.