Con in testa un grande striscione "Transfemministe ingovernabili" è partito dal Circo Massimo il corteo di Non una di meno contro la violenza sulle donne, diretto a San Giovanni.

Ad aprire la manifestazione lo spezzone dei centri antiviolenza. "Oggi i maschi stanno dietro" dicono gli organizzatori al megafono dal camion dove ci sono anche alcuni bambini. A sfilare anche una delegazione dei palestinesi.

La marea fucsia al Circo Massimo. La Capitale si mobilita per la Giornata internazionale contro la violenza di genere, e "Non Una di Meno" chiama la marea in piazza per l'ottavo anno consecutivo, "con più rabbia che mai". Migliaia già le persone riunite con i volti segnati di rosso. O con dei fazzoletti al collo. Per Giulia, per le tante, troppe, vittime di femminicidio. Urlando in coro "ci vogliamo vive. Contro il patriarcato". E contro le misure "insoddisfacenti" del governo, la marea fucsia parte dal Circo Massimo per raggiungere piazza San Giovanni. Secondo le organizzatrici della manifestazione in piazza oltre 500mila persone.

Comunità ebraica Roma, 'me too per le israeliane non c'è'

"È come se il Me too per le israeliane non ci fosse.

Nessuno per queste donne ha detto nulla. 'Faremo rumore', ma qui il rumore non c'è stato. Non c'è stata una mobilitazione, da parte delle associazioni femminili.
Quindi lo abbiamo fatto noi, in modo silenzioso senza disturbare perché avevano diritto di essere ricordate anche loro". Lo dicono la vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, Antonella Di Castro, e la direttrice di Shalom.it, Ariela Piattelli, durante l'inaugurazione della video-istallazione 'il silenzio è complice', proiettata sulla facciata della fondazione del Museo della Shoah a Roma, in ricordo delle donne uccise e stuprate nell'attacco di Hamas il 7 ottobre.
"Noi quel giorno abbiamo visto il corpo femminile come campo di battaglia perché ci hanno costretto a vedere", ricorda la vicepresidente. "In Francia è partito un appello per parlare delle violenze subite il 7 ottobre, qui nulla. E il silenzio attorno a queste donne è stato assordante", sottolinea.