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Col decreto Milleproroghe sono stati aumentati alcuni pedaggi autostradali per adeguarli al costo dell’inflazione. I rincari variano a seconda della tratta e non riguardano tutte le rete.

Rincari Autostrade, le prime stime

Qualche esempio citato dal Sole 24 Ore.

Aumenterà del 2,3% , spiega il quotidiano economico, il pedaggio della tratta del Passante Mestre – gestito da CAV S.p.A. (50% ANAS, 50% Regione Veneto), della A4 Padova-Venezia (Società Autostrade Alto Adriatico) e della Brescia-Padova (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova).

Previsto un rialzo fino al 5% per il tunnel del Monte Bianco. Secondo il quotidiano aumenteranno anche i biglietti dell’Autovia Padana Piacenza-Brescia (+9,16%), delle autostrade A4 Torino-Milano della A33 Asti-Cuneo (+4,30%), e della Tangenziale est esterna di Milano Teem (+4,34%).

Nessun aumento invece sulla A24 e sulla A25 Roma-L’Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara. Non si registrano rincari neanche per la Milano-Serravalle, l’A15 della Cisa, l’autostrada dei Fiori-Tronco A6, il Traforo autostradale del Frejus, l’autostrada Tirrenica, le concessioni autostradali venete, la Brebemi (Brescia-Milano) e il Consorzio delle autostrade siciliane.