La polemica circolava già nell’aria. Nelle scorse settimane l’allenatore Gasperini aveva parlato di una possibile competizione tra arbitri e varisti. Ora arriva come un macigno l’intervista a Le Iene di un arbitro di serie A, che con Filippo Roma affronta una serie di criticità del mondo degli arbitri in Italia. La scelta di fare le sue dichiarazione in modo anonimo è per tutelarsi, essendo ancora in attività.  Troppi per lui gli errori commessi dai colleghi in campo e non sempre corretti dagli arbitri al Var, lo strumento usato nel calcio dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie.

“Sono un arbitro di serie A attualmente in attività e voglio segnalare quelle che per me, e per altri arbitri, sono delle gravi anomalie del sistema arbitrale in Italia. Perché mi sono deciso a parlare? Per amore del gioco del calcio e perché credo ancora nei principi di lealtà sportiva, ma anche perché questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti arbitri, attraverso un sistema di valutazione del loro operato che presenta molte anomalie”. Queste le parole dell’intervistato.

Poi ancora: “Quest’anno ci sono stati tantissimi errori degli arbitri in campo e al Var che sono davvero inspiegabili, soprattutto per noi che siamo degli addetti ai lavori. Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l’episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell’errore commesso dall’arbitro in campo?”.

La lotta tra fazioni

Sulla possibilità che esista una lotta intestina tra due fazioni di arbitri, che si sfideranno alle prossime elezioni di categoria tra qualche mese e che potrebbe condizionare in qualche modo il loro lavoro in campo e al Var, l’arbitro dice la sua a Le Iene:

“Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo politiche, allora in questo modo c’è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre i voti, le valutazioni e le eventuali retrocessioni o dismissioni a fine anno dipendano esclusivamente dalle nostre prestazioni durante le partite. Ogni volta che un arbitro viene chiamato al Var può essere penalizzato nel voto che riceve dagli osservatori a fine partita, e se chi valuta gli arbitri sbaglia nella valutazione, siamo poi sicuri che fanno carriera solo e sempre i più bravi e che vengono retrocessi i più scarsi?”.