Simona Quadarella ha vinto la medaglia d'oro negli 800 stile libero ai Mondiali di nuoto in corso a Doha.

Dopo l'oro iridato nei 1500 sl, l'atleta romana ha centrato un bis storico per il nuoto italiano.

L'azzurra ha chiuso la sua gara nel tempo di 8'17″44, battendo di un soffio la tedesca Isabel Gose (8'17″53), argento. Terzo posto e medaglia di bronzo per la neozelandese Erika Fairweather (8'22″26).

"Mondiale meraviglioso, gran fiducia per Parigi"

"E' stata una delle gare più faticose che abbia mai fatto ma sono proprio contentissima. Dopo l'oro nei 1500 questo è un mondiale meraviglioso. Ora posso lavorare tranquilla per le Olimpiadi e ho davvero un grande stimolo". Così Simona Quadarella ai microfoni di Rai Sport dopo il trionfo negli 800 sl ai mondiali di nuoto a Doha. "E' un orgoglio essere la seconda italiana ad aver vinto questa medaglia (51 anni dopo Novella Calligaris, ndr) - ha proseguito la romana -. Credevo di non farcela perché le altre sono partite davvero forte ma anche grazie all'esperienza sono riuscita a fare questo grande risultato".

Pallanuoto: Italia d'argento, oro Croazia ai rigori

Un oro sfumato a cinque secondi dalla fine.

E' quanto è successo a Doha al Settebello, l'Italia della pallanuoto maschile, fino a quel momento, in vantaggio per 11-10 sulla Croazia nella finale dei Mondiali, un match appassionante giocato punto a punto per tutta la sua durata.

Gli azzurri sembravamo avercela fatta, invece Buric ha 'gelato' i ragazzi del ct Sandro Campagna, che in precedenza erano tornati in vantaggio con Fondelli, il migliore dei suoi avendo segnato cinque reti, che aveva segnato su rigore a 1'40" dalla fine. Così si è spento sul più bello il sogno iridato, perché dai cinque metri, leggi ai rigori, l'Italia ha poi perso contro i croati, segnandone solo due contro i quattro degli avversari. Questa di Doha è la nona medaglia ai Mondiali degli azzurri, bilancio che nello specifico è di quattro ori, quattro argenti e un bronzo. Per la Croazia, alla quarta finale mondiale, è il terzo oro dopo quelli di Melbourne 2007e Budapest 2017.

Ma nella truppa azzurra, nonostante tutto, i rimpianti sono pochi perché l'appuntamento di quest'anno al quale si guarda è in realtà il torneo dell'Olimpiade di Parigi, dove l'Italia arriverà dopo aver giocato la terza finale nelle ultime quattro edizioni dei Mondiali. E forte di un gruppo, va sottolineato, ormai al top del ciclo olimpico che gioca alla pari con tutte le nazionali e deve puntare con decisione e fiducia all'epilogo a cinque cerchi, grazie anche all'inserimento di due giovani di valore come Francesco Condemi, miglior giocatore di questo Mondiale, e Matteo Iocchi Gratta. Assieme a loro gente più esperta, e forte, come il portiere Del Lungo, Di Fulvio, Echenique, Di Somma, Velotto, Nicosia e Renzuto, oltre a un super Andrea Fondelli (ottima la sua prestazione in finale) e a Nicholas Presciutti, ottimo sia in difesa che in attacco. Del cammino del Settebello a Doha 2024 vanno ricordate la sconfitta ai rigori contro l'Ungheria campione in carica dopo esser stati in vantaggio di due reti, e la vittoria contro i vicecampioni della Grecia schiantati ai quarti di finale. Poi il capolavoro contro i campioni d'Europa della Spagna in semifinale dominati per tutto il match e battuti 8-6.

Oggi gli spagnoli si sono 'consolati' battendo la Francia 14-10 nella sfida per il bronzo. "Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, hanno fatto non soltanto una grandissima finale ma un mondiale strepitoso - il bilancio di Sandro Campagna - . Siamo cresciuti durante il torneo, e abbiamo saputo soffrire anche oggi. Forse ci è mancato qualcosina in certi momenti di qualità, di gambe. Qualche intercetto in più, qualche blocco in più con l'uomo in più. Dopo i rigori i ragazzi hanno pianto, e lo capisco perché è sempre un titolo mondiale. Ma l'avrei detto anche se avessimo vinto: del 2024 non sarà ricordata questa partita. Saranno ricordate le medaglie olimpiche, e la mia squadra c'è per conquistare qualcosa di prestigioso ai Giochi di Parigi".