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Un ex dipendente della Boeing, che aveva in passato sollevato preoccupazioni sugli standard di produzione dell'azienda, è stato trovato morto negli Stati Uniti.

John Barnett aveva lavorato per la Boeing per 32 anni, fino al suo pensionamento nel 2017 per motivi di salute.

Nei giorni precedenti la sua morte, aveva testimoniato in una causa contro la società. Lo scrive la Bbc.
L'azienda si è detta "rattristata" dalla notizia della sua scomparsa. Secondo la polizia il 62enne sarebbe morto per una ferita "autoinflitta" il 9 marzo. Le indagini intanto proseguono.
Barnett aveva lavorato dal 2010 come responsabile della qualità nello stabilimento di North Charleston dove si costruisce il 787 Dreamliner, un aereo all'avanguardia utilizzato principalmente su rotte a lungo raggio.
Nel 2019, Barnett aveva dichiarato alla Bbc che i lavoratori sotto pressione avevano deliberatamente montato parti inferiori agli standard previsti sugli aerei della linea di produzione.
Aveva anche affermato di aver scoperto seri problemi con i sistemi di ossigeno: i test avevano mostrato un tasso di fallimento del 25%, il che significa che una maschera su quattro in caso di emergenza poteva non funzionare.
La Boeing aveva respinto tutte le accuse anche se una revisione del 2017 da parte dell'ente regolatore statunitense, la Federal Aviation Administration, aveva confermato alcune delle preoccupazioni di Barnett.
Al momento della sua morte, Barnett si trovava a Charleston per colloqui legali legati alla causa contro la società.