L'ex presidente della Bolivia, Evo Morales non parteciperà alle elezioni generali previste per il prossimo 17 agosto: il Tribunale supremo elettorale (Tse) ha confermato che la sua candidatura non è stata accettata, dopo che l'ex leader dei 'cocaleros' aveva tentato di registrarsi all'ultimo minuto tramite il Partito d'azione nazionale boliviano (Pan-Bol), il quale a sua volta ha perso il suo status legale settimane fa.
Il partito "Evo Pueblo non ha personalità giuridica e il partito Pan-Bol, con il quale ha firmato un'alleanza, è squalificato", ha confermato in conferenza stampa Fernando Arteaga, segretario del Tse.
La scadenza per la registrazione dei candidati a presidente, vicepresidente, senatori e deputati si è conclusa alla mezzanotte locale (le 6 di stamani in Italia) e almeno dieci partiti politici sono riusciti a registrare i loro candidati.
La 'bocciatura' di Morales è avvenuta poche ore dopo che i suoi sostenitori, nel dipartimento di Cochabamba, avevano minacciato una "rivoluzione di piazza" se l'ex presidente non fosse stato ammesso come candidato.

Gli avvertimenti sono stati trasmessi in diretta e condivisi dallo stesso Morales sui suoi canali social.