Nino Benvenuti, leggenda dello sport italiano, campione del mondo dei pesi medi di pugilato e medaglia d'oro a Roma '60 è morto.

Lo apprende l'ANSA in ambienti sportivi.

Benvenuti aveva 87 anni ed era malato da tempo. Nato ad Isola d'Istria il 26 aprile del 1938, è stato tra i migliori pugili di tutti i tempi, Nino Benvenuti è stato campione olimpico nel 1960 nei pesi welter e campione mondiale dei pesi medi tra il 1967 e il 1970, epoca in cui i suoi confronti con Emile Griffith fecero la storia non solo dello sport ma anche della società dell'Italia di quei tempi. Benvenuti, del quale furono epiche anche le sfide con Sandro Mazzinghi, è stato campione mondiale ed europeo anche dei superwelter.

Meloni, Benvenuti simbolo di Italia fiera e capace di rialzarsi  - "Addio a Nino Benvenuti, campione straordinario e simbolo di un'Italia fiera, coraggiosa, capace di rialzarsi". Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni, sottolineando che "è stato uno dei più grandi pugili della nostra storia, ma anche molto di più: profondamente legato alle sue radici istriane, è stato un testimone instancabile della tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, contribuendo a scrivere una storia che non era stata raccontata". "Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio pensiero commosso - aggiunge la presidente del Consiglio -. Grazie, Nino, per i tuoi combattimenti sul ring e per quelli in difesa della verità. L'Italia non ti dimenticherà".

Patrizio Oliva: 'Giorno molto triste, lui era la mia luce'  - "Per me questo è un giorno molto triste, volevo molto bene a Nino Benvenuti, lui era la mia luce, la mia fonte d'ispirazione". Patrizio Oliva, al telefono con l'ANSA, commenta così la scomparsa del fuoriclasse della boxe che ha fatto la storia dello sport italiano. "Ci accomunava una cosa - dice ancora Oliva - lui e io siamo stati gli unici pugili italiani e a vincere in un'Olimpiade, lui a Roma e io 20 anni dopo a Mosca, l'oro e la Coppa di miglior pugile del torneo. Lui aveva visto molto bene il mio futuro, ricordo che quando io vinsi, a 17 anni, il mio primo titolo italiano dilettanti lui, che mi aveva visto combattere, disse 'questo ragazzino sarà il mio erede'". Ma cos'è stato Benvenuti per la boxe, soprattutto quella italiana? "Lui ha cambiato il modo di combattere - risponde Oliva -, con eleganza e stile. E poi ha dato lustro al pugilato, lo ha fatto conoscere, perché prima di lui c'erano pugili che non sapevano mettere insieme due parole e lui invece era una persona attraente, che sapeva parlare bene e come farsi ammirare". "Sì, Nino ha davvero ispirato tanti di noi - conclude Oliva-, e per me è stato il mio faro".

La Russa: 'È stato ambasciatore italiano nel mondo  - "Apprendo con sincera tristezza della scomparsa di Nino Benvenuti, mito dello sport italiano, campione del mondo dei pesi medi e medaglia d'oro alle Olimpiadi di Roma del 1960. Siamo stati molto amici e vicini culturalmente. Lui, sempre innamorato dell'Italia e dello sport. È stato un campione, un ambasciatore italiano nel mondo. Se i capigruppo saranno d'accordo, faremo un'iniziativa in Senato per ricordarlo. Alla sua famiglia rivolgo le mie più sentite condoglianze". A scriverlo sui social è il presidente del Senato Ignazio La Russa.

Malagò:  'Ciao Nino, rimarrai leggenda  - "Sei entrato nell'Olimpo e hai dominato sul ring diventando un'icona senza tempo. Hai conquistato il Mondo, vincendo i Giochi di Roma '60 e poi i titoli iridati, regalando al pugilato e a tutto lo sport italiano un esempio sinonimo di orgoglio": così sui suoi profili social il presidenbte del Coni, Giovanni Malagò ricorda Nino Benvenuti. "Ciao Nino. Le tue gesta, il tuo sorriso, la tua classe rimarranno un marchio di fabbrica intramontabile. Sei stato un campione straordinario, rimarrai una leggenda, un Mito per sempre".