di MARIA ROSARIA BARBATO*
In un tempo segnato da indifferenza, disillusione e attacchi sistematici ai diritti degli italiani all’estero, siamo chiamati a un gesto di responsabilità storica: partecipare al Referendum del 2025. Il Governo Meloni ha approvato un disegno politico e culturale che mira a restringere l’accesso alla cittadinanza per i discendenti italiani all’estero, ma già prima aveva introdotto una legge finanziaria che ha tagliato risorse consolari, aumentato la tassa sulla cittadinanza, abolito l’indennità di disoccupazione per chi rientra e ostacolato l’accesso ai diritti – con il sostegno diretto del MAIE e di forze politiche che oggi si dichiarano contrarie al decreto, ma che hanno contribuito a formare e mantenere la maggioranza che regge questo governo.
Ora questi stessi partiti e movimenti protestano, ma sono gli stessi che, sostenendo stabilmente il Governo Meloni e tacendo nei momenti decisivi – dalla legge finanziaria agli attacchi ai diritti degli italiani all’estero – hanno aperto la strada all’attuale stretta sulla cittadinanza. E oggi, ignorando l’importanza del referendum, con il silenzio sul tema,, alimentano un ulteriore danno: indeboliscono uno strumento democratico che potrebbe restituire dignità, diritti e voce ai cittadini.
Ma se gli strumenti della partecipazione vengono ignorati da chi dovrebbe difenderli, spetta a noi dimostrare, con il voto, la forza, la lucidità e la potenza politica degli italiani all’estero.
Giovedì 23 maggio alle 17:30 (ora di Buenos Aires), il Partito Democratico America Meridionale promuove l’evento pubblico:
“Referendum – Perché votare SÌ”, in diretta sul canale YouTube @PDAmericaMeridionale, nell’ambito del ciclo Focus Democrazia.
L’incontro è un appello civico e politico a riflettere sul lavoro, sulla cittadinanza, sulla giustizia sociale, sulla dignità e sul ruolo della nostra collettività nella difesa dei valori costituzionali.
Il Referendum propone l’abrogazione di norme che hanno acuito la precarietà, indebolito le tutele lavorative, compromesso la sicurezza nei luoghi di lavoro e ostacolato il pieno riconoscimento del diritto di cittadinanza.
Dire SÌ significa restituire dignità al lavoro e alle persone, riaffermando che l’Italia è una Repubblica fondata sui diritti, non sull’esclusione.
Interventi:
Ouidad Bakkali, Deputata PD
Filippo Ciavaglia, Consigliere CGIE e Presidente della III Commissione
Apertura:
Fabio Porta, Deputato PD eletto in America Meridionale
Mediazione:
Maria Rosaria Barbato, Coordinatrice PD America Meridionale
L’obiettivo dell’iniziativa è duplice: spiegare in modo chiaro i contenuti dei quesiti referendari e riaffermare l’importanza decisiva del voto degli italiani all’estero. Il quorum si calcola sull’intero corpo elettorale, inclusi gli iscritti AIRE: ogni scheda non restituita contribuisce a rendere inefficace il referendum e alimenta la narrativa secondo cui gli italiani all’estero sarebbero disinteressati ai temi cruciali per il futuro del Paese, aprendo così la strada a nuovi attacchi, anche contro i diritti elettorali.
A chi crede che astenersi sia una forma di protesta, ricordiamo che è esattamente ciò su cui punta il Governo, che evita deliberatamente di promuovere il voto, perché teme che la partecipazione popolare possa contrastare i suoi disegni.
Chiama così al silenzio e all’astensione.
Difendere la democrazia significa partecipare. Votare SÌ è scegliere lavoro, giustizia, cittadinanza e dignità.
*Maria Rosaria Barbato
_Coordinatrice PD America Meridionale_