(foto archivio)

Zelensky è stato ricevuto a Berlino dal cancelliere Friedrich Merz.

"Continueremo a prestare ed aumenteremo il nostro sostegno militare agli ucraini", ha detto il capo del governo tedesco, chiarendo che "non ci saranno restrizioni e gli ucraini potranno difendersi"  aggiungendo che "continueremo ad aumentare la pressione su Mosca. Lo facciamo anche per aprire le strada ai negoziati".

"Vogliamo rendere possibile che gli ucraini abbiano armi a lungo raggio", "vogliamo produzioni comuni", ha annunciato poi Merz. "Faremo in modo che l'esercito ucraino possa essere equipaggiata di tutto quello che serve per combattere con successo", ha aggiunto spiegando che "oggi abbiamo fatto un primo passo verso una cooperazione tra la Germania e l'Ucraina nella produzione di armi a lungo raggio, e questa sarà anche una cooperazione a livello industriale, che potrà avvenire sia in Ucraina sia qui in Germania. Non forniremo ulteriori dettagli per il momento, ma potete presumere che il rifiuto della parte russa di tenere colloqui, il rifiuto di osservare un cessate il fuoco, avrà ora conseguenze reali", ha concluso il cancelliere.

Zelensky ha sua volta ha chiesto un inasprimento delle sanzioni alla Russia perché il prolungamento della guerra deve essere doloroso" per Mosca ed ha ribadito che "noi vogliamo la fine della guerra. Vogliamo fare tutto perché il mondo costringa la Russia a chiudere la guerra. Siamo aperti a qualsiasi piattaforma, a qualsiasi formato".

Il presidente ucraino ha avvertito poi che la Russia sta schierando "più di 50.000" soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una "zona cuscinetto" all'interno del territorio ucraino e "ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy.

La Reuters scrive intanto che tra le condizioni di Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è la richiesta che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l'allargamento della Nato verso est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia.Putin è pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo", ha affermato un'importante fonte russa.

Tre fonti hanno detto a Reuters che Putin vuole un impegno 'scritto' da parte delle principali potenze occidentali a non allargare l'alleanza Nato, il che equivale a escludere formalmente l'adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia. La Russia vuole anche la neutralità dell'Ucraina, la revoca di alcune sanzioni occidentali, la risoluzione della questione dei beni sovrani russi congelati in Occidente e la protezione dei russofoni in Ucraina, hanno affermato le fonti.

La prima fonte ha sostenuto che, se Putin si renderà conto di non essere in grado di raggiungere un accordo di pace alle sue condizioni, cercherà di dimostrare agli ucraini e agli europei con vittorie militari che "la pace di domani sarà ancora più dolorosa".

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a Trump che ha accusato quello russo Vladimir Putin di "giocare col fuoco", ha evidenziato che Mosca capisce che Donald Trump desidera "una soluzione rapida" al conflitto in Ucraina, ma "gli interessi nazionali" della Russia "sono al di sopra di ogni altra cosa". Peskov ha quindi affermato che un incontro personale tra Putin e Zelensky potrà avvenire solo dopo "accordi specifici" sugli argomenti in discussione.

Il presidente ucraino, da parte sua, ha chiesto un vertice a tre con Trump e Putin, nel tentativo di costringere Mosca ad accettare un cessate il fuoco. "Se Putin non è a suo agio con un incontro bilaterale, o se tutti vogliono che sia un incontro trilaterale, non mi dispiace. Sono pronto per qualsiasi formato", ha dichiarato Zelensky aggiungendo che "vorrebbe molto" che Trump colpisse i settori bancario e dell'energia russi con un pacchetto di rigide sanzioni, in risposta all'ondata di raid aerei russi e al rifiuto di Mosca di accettare un cessate il fuoco.

Il leader di Kiev ha poi rimarcato che l'Ucraina non ha ancora ricevuto da Mosca il "memorandum" menzionato la scorsa settimana dalla Russia, che dovrebbe delineare le condizioni russe per un accordo di pace duraturo. "Leggeremo le loro proposte e risponderemo sicuramente" una volta ricevute, ha aggiunto. In precedenza, la diplomazia russa aveva affermato che avrebbe inoltrato questo documento a Kiev una volta finalizzato lo scambio di prigionieri su larga scala dello scorso fine settimana.

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha definito "inquietanti" le affermazioni del cancelliere tedescoMerz sull'obiettivo di dotare la Germania dell'esercito convenzionale più forte d'Europa. Secondo Lavrov, citato dalla Tass, le dichiarazioni di Merz "hanno ricordato a molti i periodi del secolo scorso quando la Germania è diventata per due volte la prima potenza militare d'Europa". "E cosa è venuto da questo? - si è chiesto il ministro degli Esteri russo - Quanto dolore ha portato ai popoli, e non solo del continente europeo?".

La neutralità dell'Ucraina è "una delle richieste cruciali della Russia" per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto, ha proseguito Lavrov. Il capo della diplomazia di Mosca ha affermato che "l'impegno nella dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina ad uno status neutrale" rese possibile il riconoscimento del Paese come Stato indipendente da parte della Russia e della comunità internazionale. "Ritornare a questa promessa giurata", secondo Lavrov, "è una delle richieste cruciali della Russia che deve essere soddisfatta come parte di ogni soluzione" al conflitto.