din FILIPPO LIMONCELLI
La FIGC sembra aver trovato l’uomo su cui puntare per riportare l’Italia ai Mondiali: si tratta di Rino Gattuso. L’ex centrocampista campione del mondo nel 2006, già allenatore di Milan, Napoli, Marsiglia, Valencia e Hajduk Spalato, è in pole position per la panchina azzurra. Dopo la pesante sconfitta per 3-0 contro la Norvegia a Oslo, che ha segnato la fine dell’esperienza di Spalletti, la Nazionale ha bisogno di una svolta. A sostenere la candidatura di Gattuso ci sarebbe Gigi Buffon, capodelegazione della Nazionale e suo ex compagno in maglia azzurra. L’ufficializzazione dell’incarico e la presentazione dovrebbero arrivare già la prossima settimana.
Il cammino per qualificarsi al Mondiale 2026 è tutto in salita: per evitare i playoff, l’Italia dovrà vincere ogni partita da qui in avanti e sperare in un passo falso della Norvegia. Dopo i rifiuti di Ranieri e Pioli, e l’impossibile ritorno di Mancini dopo l’addio in direzione Arabia Saudita, la scelta di Gattuso sembra quella più concreta e coerente.
Lo staff, il contratto e il possibile ritorno di Prandelli
Gattuso dovrebbe firmare un contratto annuale da circa 2 milioni di euro, valido fino ai Mondiali del 2026. Insieme a lui è previsto l’arrivo del suo storico staff, a cominciare dal viceallenatore Luigi Riccio. Ma le novità non finiscono qui: Rino vorrebbe al suo fianco anche Leonardo Bonucci, già inserito nello staff della Nazionale Under 20, e pronto a portare la sua esperienza e leadership tra gli Azzurri.
Un altro nome di spicco pronto al ritorno è Cesare Prandelli, già ct dal 2010 al 2014 e vicecampione d’Europa nel 2012. L’ex allenatore della Fiorentina potrebbe diventare coordinatore tecnico del Club Italia, con il compito di unire il lavoro tra settore giovanile, nazionale maggiore e vivai. Una squadra tecnica nuova, con l’obiettivo di risollevare il calcio italiano.