di CRISTINA ROSSI
ROMA – Sembrava un turista straniero come tanti, a Skianthos, isola greca nel mar Egeo settentrionale: poco meno di 50 chilometri quadrati e 44 chilometri di costa, con un aeroporto, perciò facilmente raggiungibile da Roma in volo. È stato fermato proprio lì, oggi, venerdì 13 giugno, in quella meta turistica conosciuta in tutto il mondo, l’uomo che avrebbe ucciso madre e figlia ritrovate quasi una settimana fa nei giardini di Villa Pamphili.
L’ARRESTO 24 H DOPO LA SUA IDENTIFICAZIONE
Gli inquirenti sono arrivati a lui all’indomani dell’identificazione sua e dei due cadaveri di donna e bambina ritrovati meno di una settimana fa nel giardino di Villa Pamphili, nella cui morte si ritiene che possa avere avuto un ruolo. Del presunto killer, il cui nome non è stato ancora diffuso, si sa che è cittadino americano, come la donna e la bambina. Era ricercato in tutta Europa con l’accusa di duplice omicidio aggravato.
L’ARRIVO INDISTURBATO A SKIANTHOS
Sarebbe arrivato sull’isola greca pochi giorni dopo l’omicidio della piccola, lasciata senza cibo dopo la morte della madre, percossa e strangolata a soli 6-8 mesi, prima di abbandonarne il corpo a poche centinaia di metri dalla donna, morta ormai da diversi giorni. Dal ritrovamento dei corpi, avvenuto lo scorso 8 giugno, alla loro identificazione sono passati diversi giorni: abbastanza per giungere a Skianthos e confondersi tra le migliaia di turisti di lingua inglese presenti. Ma lui, come hanno riferito alcune testimonianze, parlava anche italiano.
TRADITO DAL CELLULARE
Una volta identificato, non è stato difficile arrivare a lui, anche perché non si è mai liberato del suo cellulare: il controllo sulle celle telefoniche ha circoscritto la zona in cui si trovava ed è stato così rintracciato. A portare all’uomo la cella telefonica agganciata dal suo cellulare, che ha circoscritto la zona in cui si trovava. Ora agli inquirenti spetta il compito di accertare i suoi trascorsi in Italia, quali fossero i legami effettivi con le due vittime e le sue eventuali responsabilità.