OMA – “È mia figlia”. E ora la donna rinvenuta morta a Villa Pamphili ha anche un nome: Anastasía Trofimova. L’ha prima identificata a “Chi l’ha visto?” una donna che dice di essere la madre, poi la Procura di Roma ha “vidimato” la scoperta.
Si chiama Anastasia dunque, ed era andata a studiare inglese a Malta, dove avrebbe conosciuto “Rexal Ford”. La madre dice al programma di RaiTre di averla sentita l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. C’era anche l’uomo, che le assicurava di essere una brava persona e di voler mettere su famiglia. Poi una mail del 2 giugno, nella quale la ragazza diceva di avere dei problemi con il suo compagno ma che stavano cercando di risolverli.
Ha un nome anche la bambina: Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia.
“Dov’è ora quest’uomo?”, ha chiesto la mamma a “Chi l’ha visto?” visibilmente scossa. Alla donna erano arrivate le foto di lui con la bimba in braccio. Le ha mostrate al programma e ha anche fornito un dettaglio della figlia: il piede con il tatuaggio che corrisponde esattamente a quello mostrato dalla polizia.
La Procura di Roma ha fatto poi sapere che si è pervenuti, grazie alla collaborazione della FBI e delle autorità maltesi, alla “probabile identificazione delle vittime. La donna risulta entrata a Malta nel settembre 2023 utilizzando un passaporto con il nominativo di Anastasía Trofimova nata a Omsk (Federazione Russa) il 21/09/1996.
“Presso l’ambasciata statunitense a Malta era stata avviata la pratica di registrazione della bambina con il nominativo di Andromeda Ford nata a Malta il 14/06/2024. La comparazione delle impronte della vittima con quelle riportate sul passaporto consentirà di acquisire definitiva certezza in merito alla identificazione”.