Il Consiglio Generale degli italiani all’estero conclude i lavori dell’Assemblea plenaria, svolta a Roma dal 16 al 20 giugno scorso, tracciando il bilancio di un anno intenso di lavoro,illustrato dalla Segretaria generale Maria Chiara Prodi, confrontandosi apertamente sulla propria governance e rilanciando il rapporto con le istituzioni presso cui ha rivendicato la propria centralità di massimo organismo di rappresentanza delle collettività all’estero cui richiedere i pareri obbligatori, nel rispetto della legge istitutiva. Ha espresso inoltre l’auspicio che venga riconvocata la Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, che si è riunita l’ultima volta nel dicembre 2021.
In un momento storico per le collettività all’estero, il CGIE ha convocato la politica al confronto con la vita vera delle persone sui temi caldi al centro del dibattito: cittadinanza, messa in sicurezza del voto all’estero, incentivi al rientro. Al riguardo, esprime profonda gratitudine al Presidente della Repubblica per il riconoscimento dell’impegno quotidiano chesostiene ed esprime il legame tra l’Italia e i milioni di connazionali che si trovano al di fuori dei confini nazionali e che sono parte integrante del tessuto del Paese. Lo ringrazia altresì per aver ricordato come la partecipazione al voto dei connazionali all’estero sia un’espressione di cittadinanza attiva e concorra alla formazione dell’energia che fa vivere la nostra società democratica, e che i Com.It.Es. e il CGIE sono dunque organismi che rafforzano la concezione di una democrazia libera, aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere. Esprime anche gratitudine per aver ritenuto utile seguire con attenzione la riflessione aperta nel Consiglio Generale sulla riforma della cittadinanza “per favorire una meditata considerazione – edeventualmente anche qualche riconsiderazione – dei temi che si sono aperti”. Al riguardo, si rivolge un sentito ringraziamento al Ministro degli Affari esteri, nonché Presidente del CGIE, Antonio Tajani per l’ascolto e l’apertura dimostrati nei confronti di interventi migliorativi della riforma che, seppur necessaria come sempre sostenuto dal CGIE, ha generato spaesamento nelle comunità all’estero restringendo drasticamente la trasmissione della cittadinanza e generando disparità di trattamento tra i connazionali, in particolar modo se in possesso di altra cittadinanza.
Sul tema, l’Assemblea plenaria – che il 17 e 18 giugno si è tenuta presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è arrivata a sintesi approvando a maggioranza un ordine del giorno con sei proposte migliorative a seguito di un ampio dibattito – arricchito dagli interventi degli onorevoli Fabio Porta, Andrea Di Giuseppe, Christian Di Sanzo, dei senatori Andrea Crisanti, Francesco Giacobbe e Roberto Menia, e dei Presidenti dei Com.It.Es. di Bogotà e Johannesburg, Antonello Caponera e Piergiorgio Devalle – alla presenza del sottosegretario Giorgio Silli, il quale ha assicurato che verranno valutate dopo aver illustrato la Relazione di Governo, e del direttore generale della DGIT del MAECI, min. plen. Luigi Maria Vignali.
L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato a maggioranza un ordine del giorno contenente proposte per rendere più sicuro l’attuale sistema di voto all’estero per le elezioni politiche e referendarie, e per riaffermare l’assoluta centralità del diritto di voto per i cittadini italiani residenti all’estero, nonchégarantirne i principi costituzionali di personalità, libertà, uguaglianza e segretezza. Il documento, che si chiede venga sottoposto all’immediata attenzione di Deputati e Senatori, edelle Commissioni parlamentari preposte, è stato presentato dal presidente della III Commissione tematica Filippo Ciavaglia e approvato a seguito di un dibattito cui hanno fornito il proprio contributo Saverio D’Auria, docente di fisica sperimentale all’Università di Milano e volontario ai seggi della circoscrizione estero da molti anni, e Stefano Quintarelli, padre dello SPID e autore di uno studio sulla geolocalizzazione degli italiani all’estero e le opportunità di voto, i parlamentari Andrea Di Giuseppe, Fabio Porta, Toni Ricciardi e Francesco Giacobbe.
Il passaggio in plenaria ha significato anche l’attivazione della fase operativa del protocollo d’intesa recentemente firmato tra il CGIE e il Commissario straordinario Guido Castelli, intervenuto ai lavori, per ripopolare, attraverso la flat tax al 7% per i detentori di pensione estera, le aree del centro Italia colpite dal terremoto, rispetto a cui il CGIE farà la sua parte coinvolgendo i Com.It.Es. e le componenti del Sistema Italianel mondo.
Nell’ultima giornata di lavori, svolta presso la sede del CNEL,è stata inoltre impostata una logica di sistema per gli incentivi al rientro, con la presentazione del documento sugli “Incentivi al rientro: una necessità strategica per l’Italia e per i suoi cittadini all’estero” da parte del presidente della VII Commissione tematica Matteo Bracciali, in cui si propone di estenderne l’accesso anche ai lavoratori non qualificati, creare un ecosistema integrato per un rientro sostenibile e favorire il ripopolamento delle aree marginali con misure ad hoc.
Hanno fornito inoltre il loro contributo Michele Valentini, delGruppo Controesodo che rappresenta i circa 40mila lavoratori rientrati dall’estero nel corso degli ultimi 15 anni, Gabriele Marzano, che ha illustrato l’esperienza della Regione Emilia-Romagna con la sua legge sull’attrazione dei talenti e Paolo Masini, Presidente della Fondazione Museo nazionale dell’emigrazione italiana.
L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato numerosi ordini del giorno relativi al potenziamento dei servizi consolari, alla trasmissione della lingua e della cultura e agli enti gestori, ai lavoratori frontalieri e per il finanziamento di bandi con borse di studio per docenti; è stato inoltre approvato un ordine del giorno che, avendo ricevuto notizie di alcune irregolarità riscontrate dal Com.It.Es. di Santo Domingo in occasione della recente tornata referendaria, ribadisce la necessità di un’azione forte nella direzione della piena trasparenza e partecipazione dei connazionali al voto. È stato infine istituito un premio annuale in memoria di Michele Schiavone, compianto Segretario generale del CGIE, per ricordarne l’impegno, la dedizione e il servizio reso alle collettività italiane con l’obiettivo di dare visibilità a quanti, nel mondo, lavorano per gli italiani all’estero.