MILANOGli Stati membri dell'UE hanno concordato il 5 giugno scorso la proposta di revisione del Regolamento CE 261/2004 sui diritti dei passeggeri aerei, introducendo miglioramenti significativi ma anche preoccupanti passi indietro. La proposta prevede rimborsi automatici entro 14 giorni e procedure più rapide, ma alza le soglie per accedere ai risarcimenti da 3 a 4 ore di ritardo per i voli intra-UE e da 5 a 6 ore per quelli intercontinentali.

Mentre si introducono innovazioni positive come i rimborsi automatici e tempi di risposta ai reclami più stringenti (30 giorni), si riduce il numero di passeggeri che potranno ottenere risarcimenti. Considerando che in media i voli ritardano tra 2 e 4 ore, molti viaggiatori verrebbero esclusi dai rimborsi con le nuove soglie.

Secondo uno studio della Commissione europea del 2020, dal 2011 il numero di cancellazioni e ritardi è aumentato significativamente e circa il 70% di queste interruzioni è attribuibile alle compagnie aeree. Tuttavia, solo il 38% dei passeggeri riesce effettivamente a far valere il proprio diritto al risarcimento.  La situazione si aggrava ulteriormente considerando che, secondo una recente indagine di Altroconsumo, i prezzi dei voli sono aumentati in media dell'83% negli ultimi mesi, con picchi del 300% per alcune destinazioni: ridurre le tutele proprio quando volare costa sempre di più rappresenta un doppio danno per i consumatori.

“Questa proposta di revisione contiene miglioramenti importanti come i rimborsi automatici e procedure più veloci, ma rischia di essere un'occasione persa. La revisione della normativa europea in materia di trasporto aereo, attualmente in discussione, potrebbe ridurre le tutele esistenti invece di rafforzarle. Altroconsumo, insieme alle organizzazioni del network Euroconsumers, chiede al Parlamento europeo di migliorare la proposta approvata dal Consiglio dell’Ue, evitando di aumentare le soglie minime di ritardo che danno diritto al risarcimento: una modifica che escluderebbe l’85% dei passeggeri attualmente coperti” spiega Federico Cavallo, Responsabile Public Affairs & Media Relations di Altroconsumo.

Tra le novità positive figurano l'introduzione di moduli precompilati per facilitare le richieste di rimborso, l'estensione del termine per presentare reclami da 3 a 6 mesi, la correzione gratuita degli errori di ortografia sui biglietti fino a 48 ore prima della partenza e il divieto di "no show" per i voli diretti. Tuttavia, oltre all'innalzamento delle soglie per i risarcimenti, la proposta introduce altre limitazioni che peggiorano le condizioni attuali: il bagaglio a mano gratuito sarà limitato a un solo oggetto personale (rispetto agli attuali standard più permissivi). Persistono inoltre lacune sui voli in coincidenza non coperti dallo stesso contratto e rimangono problemi nell'interpretazione delle "circostanze straordinarie" che escludono i rimborsi. La nuova formulazione rischia di ampliare troppo le situazioni in cui le compagnie possono sottrarsi alle proprie responsabilità, compresi alcuni tipi di sciopero, o problemi tecnici.

Il regolamento passa ora al vaglio del Parlamento europeo, che dovrà esprimersi definitivamente sulla proposta. La Commissione Trasporti ha già introdotto un emendamento che obbliga tutte le compagnie aeree a includere nella tariffa base del biglietto il trasporto di un piccolo trolley, di dimensioni standard e 7 kg di peso, oltre a un oggetto personale. Dal punto di vista delle tempistiche, la proposta sarà discussa nella prossima sessione plenaria del Parlamento europeo, dal 7 al 10 luglio, mentre il trilogo si svolgerà in autunno. Altroconsumo ha già inviato le proprie osservazioni per evitare che la revisione penalizzi i diritti dei consumatori invece di rafforzarli.