di ANDREA CLERICI
ROMA – Prima un incendio, poi la terribile esplosione che ha fatto tremare Roma. Quanto avvenuto questa mattina in via dei Gordiani, a un distributore di gpl e benzina, ha avuto due momenti: dai racconti e dalle immagini, infatti, c’è stato prima un rogo intorno alle 8 che ha interessato la struttura, pare durante un rifornimento di gas.
Sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per mettere in sicurezza l’area e cercare di domare le fiamme. Poi, diversi minuti dopo, il boato che ha distrutto tutto e che si è sentito in tutta la città. Questo spiega anche perché molti dei feriti siano proprio tra le forze dell’ordine e i vigili del fuoco.
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ROMA – Un boato fortissimo. Erano circa le 8.20 quando un’esplosione ha fatto tremare i palazzi e i vetri delle finestre in gran parte di Roma. Pochi istanti dopo, da Roma est una colonna di fumo altissima si è alzata nel cielo, visibile da molte zone della città.
“Non ci risulta che l’incendio sia partito dal vicino autodemolitore”, ha aggiunto il primo cittadino. “L’esplosione è stata terribile, ha fatto dei danni importanti e causato feriti ma per fortuna senza conseguenze drammatiche, vista la potenza. Sembrerebbe che durante le operazioni di carico di carburante da una cisterna ci sia stata una fuga di gas. A quel punto sono stati chiamati i Vigili del fuoco e la Polizia. Da questa fuga di gas sarebbe divampato un primo incendio. Le squadre sono arrivate subito, prima dell’esplosione e hanno avuto la prontezza di riflessi di far evacuare tutte le persone nelle vicinanze, a partire dal centro estivo. E poi c’è stata l’esplosione. Stiamo monitorando la situazione dopo questa terribile esplosione che fortunatamente non ha fatto vittime. Questo anche grazie allo sgombero immediato di tutte le persone nelle vicinanze a partire dal centro estivo di bambini che sono stati mandati via tra il primo incendio è l’esplosione”.
La violenza dello scoppio ha provocato danni agli edifici vicini, mentre le fiamme hanno raggiunto un deposito giudiziario situato alle spalle del distributore.
La fermata Teano della metro C è stata chiusa su disposizione delle forze dell’ordine. Una densa colonna di fumo si è alzata sopra la zona ed è stata visibile da gran parte della città. L’area è stata isolata per motivi di sicurezza e le operazioni di spegnimento e verifica delle strutture danneggiate sono ancora in corso.
“Esprimo la mia vicinanza a tutti i feriti – tra cui agenti delle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco e operatori sanitari – e rivolgo un sentito ringraziamento a quanti sono impegnati nelle operazioni di soccorso e messa in sicurezza”.
Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni in un post in cui fa sapere di seguire con attenzione le conseguenze dell’esplosione avvenuta in un distributore di benzina a Roma. Anche Papa Leone XIV ha espresso parole di vicinanza.
Elisabetta Accardo, portavoce Questura di Roma, a Rai News ricostruisce quanto accaduto: “Siamo intervenuti a seguito della segnalazione di un’esplosione in un distributore di benzina. Al momento – ma si tratta di un dato in continua evoluzione, poiché l’incendio non è stato ancora domato – risultano feriti otto agenti: sei appartenenti a tre equipaggi inviati dalla sala operativa e due del commissariato più vicino che si erano recati autonomamente sul posto. Hanno riportato ferite causate dall’esplosione, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Sono stati trasportati all’Umberto I e all’ospedale San Giovanni.”
“In questo momento la polizia sta bonificando tutti gli edifici nella zona, a partire dall’area del cratere, allargando il raggio dei controlli per verificare che non ci siano persone bloccate all’interno delle abitazioni e sincerarsi delle loro condizioni di salute.”
“Per quanto riguarda i vigili del fuoco e i passanti, sappiamo che ci sono feriti anche tra loro, ma al momento non abbiamo il numero esatto delle persone coinvolte. Stiamo inoltre controllando se ci sono persone con difficoltà motorie rimaste bloccate negli appartamenti.”
“L’esplosione principale ha provocato altre deflagrazioni a catena, quindi stiamo cinturando tutta l’area. La priorità resta verificare lo stato di salute delle persone coinvolte.”
“Infine, una raccomandazione: chiunque si trovi in difficoltà e abbia con sé il telefono cellulare chiami subito il 112, numero unico per le emergenze, per chiedere aiuto. Per tutti gli altri, che non sono nell’area immediatamente coinvolta, l’invito è a mantenere la massima prudenza”.