Una nuova ondata di violenza ha scosso la famosa località turistica di Acapulco, in Messico, dove almeno 12 uomini sono stati assassinati in meno di 24 ore, tre dei quali decapitati.
La maggior parte degli omicidi è avvenuta nella periferia della città, una delle più importanti dello stato di Guerrero, afflitto da alti tassi di criminalità legata al narcotraffico.
Il caso più scioccante si è verificato quando i corpi di quattro uomini sono stati trovati dietro una chiesa nel quartiere di Mozimba, nella parte occidentale della città, con un laccio emostatico al collo.
Contemporaneamente, sul Boulevard Lázaro Cárdenas, uno dei viali principali di Acapulco, due uomini sono stati trovati uccisi a colpi d'arma da fuoco. Si sono verificati anche attacchi armati contro gli uffici della Procura generale e le stazioni di polizia in diverse zone della località balneare, che le autorità ritengono siano dovuti alla faida tra le gang di Los Rusos e il cartello Jalisco Nuova Generazione. Il 18 luglio, la governatrice di Guerrero, Evely Salgado, e la sindaca di Acapulco, Abelina López, hanno annunciato un'offensiva anticrimine con un rafforzamento delle forze dell'ordine, dispiegando 6.000 agenti in uniforme per garantire la sicurezza dei turisti.