di GIANLUCA PACE
Per la prima volta l’esodo estivo non è stato caratterizzato dai soliti rincari speculativi dei carburanti. Tuttavia, “non è tutt’oro quello che luccica”. Lo spiega il Codacons, che ha realizzato una elaborazione sui listini di benzina e gasolio alla pompa. Secondo i dati del Mase, si legge nella nota dell’associazione, “nella settimana di Ferragosto il prezzo medio della benzina sulla rete si è attestato a 1,701 euro al litro, quello del gasolio a 1,631 euro/litro, con un calo progressivo iniziato a fine giugno – analizza l’associazione. Nello stesso periodo del 2020, la verde costava 1,398 euro al litro, il diesel 1,284 euro/litro: questo significa che rispetto alle vacanze estive di 5 anni fa, gli italiani pagano oggi la benzina il 21,7% in più, e addirittura il 27% in più il gasolio”.
Tradotto in soldoni, spiega ancora il Codacons, “un pieno di verde costa oltre 15 euro in più sulle vacanze estive del 2020, +17,3 euro un pieno di gasolio. Una stangata che, moltiplicata per i milioni di spostamenti in auto registrati in questi giorni di esodo e controesodo, genera un salasso complessivo da centinaia di milioni di euro a carico delle famiglie italiane”.
“La riduzione dei prezzi di benzina e gasolio registrata nelle ultime settimane non basta: ci sono ampi margini per una ulteriore riduzione dei listini alla pompa, anche in considerazione del fatto che le quotazioni petrolifere sono calate di oltre il -16% da giugno a oggi, mentre nello stesso periodo i prezzi di benzina e gasolio si sono ridotti appena del -2%”.