Una folla di persone si è radunata nel fine settimana a Caracas per arruolarsi nella Milizia bolivaria (un ramo delle Forze armate venezuelane creato dal defunto presidente Hugo Chávez), dopo che il presidente de facto del Venezuela, Nicolás Maduro, ha rivolto un appello ai cittadini chiedendo una "difesa più forte contro le minacce degli Stati Uniti".
Maduro ha ordinato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani in tutto il Paese dopo che gli Usa hanno raddoppiato a 50 milioni di dollari la ricompensa per chiunque offra informazioni che portino al suo arresto ed ha schierato navi da guerra nel Mar dei Caraibi.
Secondo il governo Usa, queste azioni sono un tentativo di contenere le minacce dei gruppi di narcotrafficanti nella regione.
Maduro ha invece denunciato le manovre come "stravaganti, strane e inverosimili".
Il ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino, ha pubblicato sui social un video con le immagini del processo di arruolamento di cittadini nella Milizia. "Il popolo venezuelano scende in piazza non solo per unirsi alle fila della Milizia bolivariana, ma anche per esprimere il rifiuto del popolo venezuelano all'aggressione imperialista", ha postato su X.
Trinidad dà il suo appoggio al dispiegamento Usa nei Caraibi
Il governo di Trinidad e Tobago ha espresso il suo pieno sostegno all'operazione militare della flotta Usa nel mar dei Caraibi per rafforzare il controllo sulle rotte del traffico di droga e ha dato la disponibilità all'ingresso delle navi statunitensi in caso si renda necessario per contrastare una eventuale invasione della Guyana da parte del Venezuela.
"Trinidad e Tobago hanno sempre avuto buoni rapporti con il popolo venezuelano e continueranno ad averli", ha affermato la primo ministro Kamla Persad-Bissessar in una nota.
"Tuttavia, voglio chiarire che se il regime di Maduro lanciasse attacchi contro il popolo della Guyana o invadesse il territorio della Guyana e il governo degli Stati Uniti richiedesse l'accesso al territorio di Trinidad per difendere il popolo della Guyana, il mio governo glielo concederebbe senza riserve".
ha aggiunto.
La presa di posizione del capo di governo dell'isola caraibica che si staglia a pochi chilometri dalla costa meridionale del Venezuela collega per la prima volta il dispiegamento della flotta Usa nel Mar dei Caraibi anche alla disputa territoriale in corso tra Venezuela e Guyana sulla regione dell'Esequibo dove si trovano ingenti risorse petrolifere. In Guyana già operano attualmente diverse compagnie statunitensi tra le quali il gigante ExxonMobil.