di VITTORIO MAMBRO ROSSETTI e GIUSY MERCADANTE

ROMA – “Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa. Al momento, l’eventuale utilizzo di risorse Nato non è all’ordine del giorno e – soprattutto – non è una necessità irrinunciabile. L’opera non è in discussione”. Così una nota del Mit.

Nelle ultime ore era arrivato il parere negativo degli Usa sul tema dell’inserimento dei costi relativi al progetto tra le spese militari Nato. Lo scrive Bloomberg, citando un’intervista all’ambasciatore Usa alla Nato Matthew Whitaker. Gli Stati Uniti non approvano qualsiasi forma di “contabilità creativa da parte degli alleati europei”. “Ho avuto conversazioni anche oggi con alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa”, ha dichiarato Whitaker, sottolineando l’importanza del fatto che l’obiettivo del 5% (del Pil da investire) sia inerente alle spese per la difesa e a quelle correlate e che l’impegno di ognuno sia “assunto con fermezza”.