di NADIA COZZOLINO
NAPOLI – “Se mi hanno invitato alla Festa dell’Unità? No. Da sempre i dirigenti nazionali del Pd mi gratificano di questa attenzione. Mai invitare il presidente di Regione più votato d’Italia del Pd, per l’amor di Dio. Anche questa volta hanno mantenuto la linea coerente della cafoneria, li ringrazio”. Lo dice, intervenendo a L’aria che tira, su La7, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
De Luca ha commentato anche l’annuncio della candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione per il centrosinistra: “Comunico la mia commozione. Se il buongiorno si vede dal mattino, buonanotte. Mi pare che siamo davanti a percorso molto tormentato”.
De Luca insiste: “Ho visto che Fico è arrivato e ci ha illuminato di immenso con alcune affermazioni per metà maleducate nei confronti della Regione e per un’altra metà ricche di banalità”. Il governatore, poi, interpellato sulla questione reddito di cittadinanza, ricorda al candidato del centrosinistra, che definisce ironicamente “questo nostro amico”, che “in Campania abbiamo le politiche sociali più avanzate d’Italia, ma forse lui non ne è stato informato. Mica aspettavamo Fico per sapere che qui ci sono aree di povertà”.
Interpellato su suo figlio, il deputato Piero De Luca, candidato unico alla segreteria regionale del Pd Campania, il governatore dice: “la Costituzione garantisce che ogni cittadino deve essere valutato per quello che è”. Valutare le persone per il cognome che portano è segno, per il presidente della Regione, di “barbarie, cafoneria” ed è anche “un modo ipocrita per non pronunciarsi nel merito. Questo – conclude – succede solo in Italia”.