Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parla di un "legame il cui valore è difficile da descrivere" con il Regno Unito, che "oggi si è rafforzato ulteriormente": "E' un legame indistruttibile", ha detto in conferenza stampa con il primo ministro britannico Keir Starmer nella residenza di Chequers.

Starmer ha evocato la partnership con gli Usa come decisiva di fronte alle crisi internazionali e alle minacce alla sicurezza, tornando a denunciare le azioni della Russia in Ucraina e invocando la necessità di "accrescere la pressione" su Vladimir Putin.

Quanto al Medio Oriente, ha ribadito che occorre un cessate il fuoco da parte d'Israele nella Striscia di Gaza, assieme al rilascio degli ostaggi tuttora detenuti da Hamas.

"Ho messo fine a sette guerre, ma Putin mi ha davvero deluso", ha detto Trump in conferenza stampa con Starmer. Trump afferma di aver pensato che la questione più facile da risolvere sarebbe stata quella tra Russia e Ucraina, a causa del suo rapporto con Putin. Ma ciò non è accaduto e sottolinea allora che Putin "mi ha davvero deluso". In Ucraina ci sono stati "milioni di morti, soprattutto militari", ha denunciato Trump evocando anche la speranza di "qualche buona notizia nei prossimi giorni". Il premier britannico da parte sua ha insistito nel chiedere più "pressioni su Putin" e ricordando che il presidente russo ha fatto qualche concessione solo quando Trump lo ha pressato. Parole a cui il presidente americano ha risposto affermando di voler evitare comunque il rischio di "una terza guerra mondiale".

Trump afferma di essere "in disaccordo" con il premier britannico Starmer sul riconoscimento palestinese. Sul riconoscimento britannico annunciato per settembre all'Onu dello Stato di Palestina "non sono d'accordo" con il premier Keir Starmer, "è uno dei nostri pochi motivi di divergenza". Trump ha insistito che ora la priorità è ottenere "l'immediata liberazione degli ostaggi", sostenendo che "Israele vuole questo". Ha poi accusato Hamas di essere "brutale". Starmer ha invece puntato sull'impegno comune con gli Usa per "la pace", definendo "intollerabile" la situazione nella Striscia di Gaza.

Trump non intende imporre a Benyamin Netanyahu di mettere fine all'azione militare d'Israele nella Striscia di Gaza fino a quando "gli ostaggi non saranno liberati". Ha poi insistito sulla brutalità di Hamas, accusata di usare gli ostaggi come "scudi umani", e ricordando l'attacco del 7 ottobre 2023, con "bambini di 4 anni fatti a pezzi".

Gli accordi economici bilaterali raggiunti nel vertice di oggi fra il presidente americano Donald Trump e il premier britannico Keir Starmer promuoveranno "un record" di investimenti reciproci fra "le due sponde dell'Oceano" pari a 250 miliardi di sterline complessivi. Lo ha detto Starmer nella conferenza stampa finale con Trump, a Chequers, ringraziando il presidente Usa al suo fianco.

Gli Usa e il Regno Unito hanno "rinnovato la loro relazione speciale" con la storica seconda visita di Stato del presidente Donald Trump, ma "sono andati oltre": sono "partner" senza uguali al mondo sul fronte della sicurezza, della difesa, della politica, dell'economia e da oggi, grazie a un accordo appena firmato, "anche nella cooperazione della scienza e della tecnologia". Lo ha detto il premier Keir Starmer nella conferenza stampa finale con Donald Trump, a Chequers.

"Adesso faremo un altro passo importante con un accordo in scienza, tecnologia ed energia e questo creerà una cooperazione tra il settore privato, il settore accademico e quello industriale, dell'intelligenza artificiale che ormai sta prendendo piede. Questo consentirà alle nostre nazioni di essere alla guida dell'innovazione". Lo ha sottolineato Donald Trump in conferenza stampa con il primo ministro britannico Keir Starmer nella residenza di Chequers, aggiungendo che la nuova cooperazione riguarderà anche l'energia nucleare. "Questo accordo aiuterà la nostra alleanza a dominare anche il futuro dell'intelligenza artificiale, abbiamo bisogno di energia per questo", ha sottolineato Trump.

Il premier britannico Keir Starmer ha ricevuto con una calorosa stretta di mano il presidente americano Donald Trump nella residenza di campagna dei Chequers per il vertice bilaterale tra i due leader. Trump è stato accolto da sir Keir e dalla moglie Victoria, mentre suonavano le cornamuse, all'ingresso della residenza subito dopo essere sceso dall'auto che ha compiuto il breve tragitto dal parco dei Chequers dove era atterrato l'elicottero presidenziale Marine One. Dopo aver scambiato qualche parola, coperta dal frastuono degli elicotteri, i due leader sono entrati nella residenza.

Salutando Carlo a Windsor, Trump ha detto che  "è un grande gentleman e un grande Re".  Il leader Usa, reduce dall'accoglienza regale che gli è stata riservata dai Windsor, è partito a bordo della limousine presidenziale nota come 'Beast' alla volta della residenza di campagna dei primi ministri britannici di Chequers per il cruciale vertice della sua visita di Stato col premier Keir Starmer e i ministri chiave delle due amministrazioni.

La massiccia limousine presidenziale ha portato il presidente americano in uno spazio aperto del parco di Windsor, dove lo attendeva il suo elicottero, il Marine 1, a bordo del quale è successivamente decollato alla volta di Chequers: la residenza di campagna dei primi ministri britannici che si trova pure fuori Londra, nella contea del Buckinghamshire, a circa 60 chilometri dalla capitale.

Prima della stretta di mano finale con il sovrano e della partenza, Trump è stato ritratto in un ultima fotografia con la first lady Melania, accanto a re Carlo III e alla regina Camilla. Sia il presidente, sia il monarca vestivano di blu, mentre Melania esibiva questa volta un tailleur in pelle color cognac da giorno - meno severo rispetto all'outfit scuro di ieri - e Camilla indossava un vestito bianco con righe e una collana di perle.
La first lady è destinata a restare ancora alcune ore nel castello, in compagnia della regina, fino alla conclusione del vertice politico di Chequers fra suo marito e il premier Starmer, Più tardi si ricongiungerà al presidente per ripartire con lui verso gli Usa a metà pomeriggio a bordo dell'Air Force One, dall'aeroporto londinese di Stansted.