Forte di un'indiscutibile vittoria alle elezioni di metà mandato, il presidente argentino Javier Milei ha ripreso i negoziati con la cosiddetta 'opposizione dialoghista' con l'obiettivo di avanzare su riforme 'strutturali' in materia di lavoro, fisco e pensioni.
Il primo passo è previsto per oggi, con una riunione con i governatori che hanno aderito alla proposta del presidente e a cui parteciperà l'intero gabinetto.
Sul tavolo delle discussioni, trapela dal governo, ci saranno quelle che lo stesso Milei definisce come le 'riforme di seconda generazione' sulle quali il leader ultraliberisa vuole adesso avanzare rapidamente sfruttando l'inerzia del risultato elettorale di domenica scorsa.
Esclusi dal tavolo di dialogo tuttavia gli oppositori più 'reticenti' del peronismo progressista, come il governatore della provincia di Buenos Aires, Axel Kicillov, grande sconfitto delle elezioni legislative.
 
			 
		










