di MARCELLA PIRETTI
BOLOGNA – Due alpinisti italiani sono dispersi in Nepal da venerdì 31 ottobre: si tratta di Stefano Farronato e Alessandro Caputo: erano impegnati in una missione che stava tentato di scalare il Monte Panbari, sull’Himalaya, alto quasi 7.000 metri. Sarebbero rimasti bloccati al Campo 1, a 5.000 metri, a causa delle forti nevicate verificatesi nei giorni scorsi. Da venerdì si sono persi i contatti con loro, riferisce la Farnesina. L’allarme è stato dato da Valter Perlino, che pare fosse il capo della spedizione, che si era fermato al campo base a causa di un malore: è stato soccorso ieri in elicottero.
Himal Gautam, del dipartimento del turismo del Nepal, ha dichiarato che sono in corso le ricerche, difficili a causa delle condizioni climatiche. Sul caso sono attivate sia la Farnesina che l’ambasciata italiana a Nuova Delhi. La macchina dei soccorsi si è immediatamente attivata già venerdì e gli elicotteri hanno sorvolato la zona anche questa mattina.
UNA META DIFFICILE
La montagna Panbari si trova nel Nepal occidentale ed è alta 6.887 metri. Il Panbari è una meta particolarmente difficile e poco frequentata, perchè isolato nella catena del Peri Himal, al confine tra i distretti nepalesi di Gorkha e Manang. Si tratta di un itinerario che è rimasto a lungo chiuso agli stranieri. Fu raggiunto per la prima volta nel 2006 da una spedizione francese e proprio per questa sua distanza dai percorsi più battuti è considerata una meta rara e prestigiosa per l’alpinismo internazionale.
L’ONDATA DI MALTEMPO
Il maltempo, tra nevicate e piogge, è iniziato martedì scorso, a causa del ciclone Montha (formatosi nel Golfo del Bengala). Sono moltissimi gli escursionisti che, a causa di questa ondata di maltempo, sono rimasti bloccati sui tanti percorsi di trekking dell’Himalaya. I soccorsi hanno lavorato senza sosta, nei giorni scorsi, per mettere in salvo turisti ed escursionisti bloccati. il Panbari, isolato nella catena del Peri Himal, al confine tra i distretti nepalesi di Gorkha e Manang, è rimasto a lungo chiuso agli stranieri.
CHI SONO I DUE ALPINISTI DISPERSI
Stando a quanto riferisce Fanpage, i due scalatori avevano ottenuto il permesso di arrampicata dallo Sherpa Alpine Trekking Service. Secondo quanto pubblicato sul sito ‘La voce pinerolese‘, la spedizione Panbari Q7 (quota 7.000) era partita il 7 ottobre scorso. Con Farronato e Caputo c’era anche l’alpinista Valter Perlino. Il programma era quello di scalare la montagna “con gli sci, in stile alpino e in autonomia”. Perlino è alpinista di esperienza con ascensioni tecniche sulle principali catene montuose del mondo, tra cui l’Everest; Farronato è appassionato di spedizioni in ambienti estremi (per lui questa spedizione era la 18esima) e Caputo è maestro di sci con consolidata esperienza in quota.
FARRONATO: “UNA SFIDA DI SUPERAMENTO PERSONALE”
Farronato è originario di Bassano del Grappa e oltre che alpinista è anche arboricoltore e appassionato di sfide estreme. Nel 2018 è stato impegnato nella “Yokon arctic ultra 2018”, tra le più fredde ed estreme gara del mondo affrontando 483 km in 9 giorni, a -50 gradi. Nell’estate del 2016 ha compiuto invece la traversata dell’Alaska in mountain-bike. Alla vigilia della partenza aveva dichiarato: “Ogni partenza è un’emozione nuova. Non è solo la conquista di una vetta, ma un viaggio dentro se stessi, un confronto con i propri limiti e con l’imprevedibilità della natura. Le montagne himalayane ti fanno sentire piccolo, ma proprio lì si nasconde la vera essenza dell’esplorazione: il silenzio, la fatica e la meraviglia di un mondo incontaminato”. E ancora: “Il Panbari è una sfida fatta di imprevisti e di superamento personale, nel solco di un alpinismo autentico e silenzioso”. I tre alpinisti, una volta arrivati in Nepal, si erano diretti verso la regione del Manaslu per raggiungere i campi d’alta quota e prepararsi al tentativo di vetta.
Altro incidente sulle montagne in Nepal, morto un italiano
(Ansa) -
Un alpinista italiano è morto travolto da una valanga che si è abbattuta sul campo base della vetta dello Yalung Ri (5.630 metri) nella valle del Rolwaling, nel distretto di Dolakha, in Nepal.
Lo afferma il Kathmandu Post.
Un alpinista italiano è morto travolto da una valanga che si è abbattuta sul campo base della vetta dello Yalung Ri (5.630 metri) nella valle del Rolwaling, nel distretto di Dolakha, in Nepal.
Lo afferma il Kathmandu Post.














